Dopo il trionfale Summer Party di due settimane fa, sui prati di Socrepes, ecco in arrivo la quinta edizione di The Queen of Taste (sabato 11 e domenica 12 settembre), evento ormai diventato irrinunciabile, due giornate dedicate alla cucina gourmet e ai prodotti enogastronomici del territorio.
Due giorni, due format (entrambi golosissimi e di altissima qualità) che si ripropongono come nelle edizioni precedenti, a grande richiesta. Il primo, sabato, è lo StrEat Chef, combinazione dei concetti street e eat, declinati con la classe l'eleganza tipica della Regina delle Dolomiti.
E dunque, sabato prossimo, alle 17, l'appuntamento sarà in piazza Angelo Di Bona, presso la Conchiglia, dove i partecipanti (i biglietti si acquistano thequeenoftaste.cortinaforus.it), riceveranno i braccialetti identificativi e verranno divisi in gruppi. Navette esclusive condurranno gli ospiti in un vero e proprio viaggio di sapori le cui prestigiose tappe saranno: Baita Fraina, Villa Oretta, Lago Scin, Al Camin e Pasticceria Alverà. Le navette, dei bus da 25/30 posti forniti da Cortina Express, faranno sì che tutti gli ospiti girino le quattro location a rotazione, per poi farli arrivare insieme al dessert alla pasticceria Alverà.
VIAGGIO FRA I SAPORI
All'ora di cena, navette dedicate accompagneranno i partecipanti lungo un tour enogastronomico, tra alcuni dei migliori ristoranti di Cortina e, ad ogni tappa, tre chef accoglieranno gli ospiti, facendogli assaporare le prelibatezze realizzate per l'occasione: insomma, una degustazione itinerante che spazierà dalla creazioni di Michel Oberhammer (Tataki di cervo marinato alla soia e wasabi. Sashimi di salmerino, mango e dressing allo yogurt) a quelle di Luca Menardi (Tartare di carne salata, con spuma di patate), dalla proposta di Luigino Anzanello (Filetto di pescatrice in olio cottura al sambuco, crema di sedano rapa e chips di zucchine) a quella di Graziano Prest (Tortelli d'agnello dell' Alpago, con crudo di gamberi alla brace e brodo di peperoni fermentati), passando per Luigi Dariz (Patata cotta in crosta di fieno e spuma di Graukase) e Fabio Pompanin (Vitello tonnato fresco, con verdurine e capperi) e tanto altro. Chiusura dolce con la Mousse al cioccolato, gelee di lampone, ganache montata al cocco e cremoso al pralinato di mandorle di Massimo Alverà e Ninì - dolce con una base di crumble al cacao, uno strato dimorando caramello, composta al mango, cremoso al caramello con una dacquoise al cocco, racchiuso da una mousse al cioccolato fondente - firmato dal padovano Denis Dianin.
Dopo una simile abbuffata, il giorno successivo, si ricomincia perché torna in Corso Italia la grande tavolata imperiale per un pranzo esclusivo, a posti limitati, con menù firmato da cinque chef stellati del nordest: il veneziano Lionello Cera con il suo mitico Spaghettino freddo con lucerna, mazzancolla, salsa di pistacchio di Bronte e capperi, il bellunese Renzo Dal Farra con la Tartara di cervo, bagna cauda e verdure di stagione, l'altoatesino Chris Oberammer con la Torta di polenta, spuma di formaggio grigio, uovo tartufato, il veronese Giancarlo Perbellini e la sua Spalla di agnello fondente, salsa alle olive e scarola brasata, infine la dolcezza del trevigiano Alessandro Breda e della sua Crema di banana, cioccolato, malaga e yogurt.