Cortina, Elena Donazzan si schiera con il tennis: caso in Regione

Domenica 22 Agosto 2021 di Angela Pederiva
Cortina, alcuni dei Vip del Comitato: Elena Donazzan è la quarta da sinistra
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L'esclamazione viaggia sulle vele che attraversano la Conca d'Ampezzo e sui manifestini che tappezzano corso Italia: «Non facciamoci asfaltare!». È il grido con cui il comitato Salviamo il Country di Cortina chiama a raccolta vip e non dell'estate 2021, trecento appassionati di tennis schierati in difesa di un circolo che si sente insidiato dal rifacimento della pista di bob Eugenio Monti, in vista dei Giochi Invernali 2026.

Non è più solo una bega dolomitica: la faccenda è ormai decisamente veneta, dal momento che a scendere in campo (di terra battuta e della polemica amministrativa) è anche Elena Donazzan, assessore di una Regione che proprio attorno alla discesa sul ghiaccio ha imperniato il vittorioso dossier olimpico.


I COLPI

Sono settimane che le due fazioni sportive si menano, metaforicamente parlando, a colpi di racchetta e di guidoslitta. «Una colata di cemento e la chiusura di una storica attività sportiva e di promozione attraverso i grandi eventi del tennis internazionale non sono sostenibilità», attaccava il Country Club. «La zona dei campi da tennis non verrà eliminata, anzi verrà riqualificata con campi più ampi e moderni, ed una migliore integrazione con la palestra di roccia», replicava il Bob Club. Avanti così, fino a quella frase sulla presunta asfaltatura attribuita al sindaco Gianpietro Ghedina, diventata l'hashtag della stagione tra le Tofane e il Cristallo. «Non si può accettare che un impianto con alle spalle ben cinquant'anni di storia venga cancellato: qui sono passati i grandi campioni del tennis internazionale ed in questi campi la società Country Tennis ha portato, per la propria credibilità professionale e organizzativa, una tappa del circuito Apt», ha ribadito anche ieri il portavoce della protesta Vittorio Pesato, imprenditore con residenza anagrafica in Lombardia (dov'è stato anche consigliere regionale forzista), azienda in Piemonte e doppia passione in Veneto, tra il tennis a Cortina d'Ampezzo e la compagna a Pove del Grappa. 
Già, proprio lei, la meloniana Donazzan: «Stiamo insieme da 18 anni e, come fidanzata oltre che cittadina, sono orgogliosa di supportare la sua battaglia, che è poi quella di tanti altri, da Kristian Ghedina a Filippo Volandri, da Jimmy Ghione a Moreno Morello, da Riccardo Patrese a Maurizio Sacconi, solo per citarne alcuni».


A PALAZZO

Il problema è che a Venezia ha suscitato un certo imbarazzo il suo sostegno all'iniziativa, vista come un'operazione anti-Olimpiadi, poiché è proprio la direzione Infrastrutture di Palazzo Balbi a coordinare la progettazione delle opere. Spiffero dopo spiffero, è venuto fuori che la spinosa questione sarà oggetto martedì di un chiarimento nella giunta guidata dal leghista Luca Zaia. «Ma sono stata io precisa Donazzan a proporre il tema al presidente. Partecipando in questi giorni alla Savoia Cup, ho trovato una situazione su cui credo che la Regione debba vigilare, dato che bob e tennis hanno sempre convissuto e io sono la prima a pensare che la coesistenza debba continuare. Il problema è che, leggendo le dichiarazioni del sindaco Ghedina sul fatto che intende confrontarsi con la nuova gestione del circolo, temo che qui si voglia fare amministrazione pubblica con i personalismi». 
Il primo cittadino respinge l'accusa: «Io guardo all'interesse generale della mia comunità, non all'interesse particolare di chi sta gestendo oggi il Country Club. Quel bene appartiene alla comunità di Cortina, alla quale tornerà con la scadenza dell'attuale affidamento alla società Sopiazes, fissata per il 30 settembre. A quel punto verrà emanato un bando pubblico aperto a tutti. Nel frattempo stiamo definendo il progetto della rinnovata pista di bob e può essere che verrà modificata la dislocazione dei campi. Tuttavia il tennis non verrà affatto eliminato: conviverà con il bob. Ma dev'essere chiaro che questi beni sono di tutti i cortinesi, non di pochi vip». Ecco cos'è che arroventa l'agosto della Regina, altro che la coda di Lucifero.
 

Ultimo aggiornamento: 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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