CORTINA D'AMPEZZO - La stagione turistica invernale di Cortina d'Ampezzo sarà regolare, senza chiusure. Le attività ricettive e sportive potranno risentire del caro bollette, del costo drasticamente aumentato dell'energia elettrica, del gas e altri servizi, ma non si fermeranno. Ne sono certi Stefano Pirro, presidente della associazione albergatori Cortina, e Marco Zardini, presidente di Cortina Skiworld, il consorzio che riunisce gli esercenti funiviari di Cortina, San Vito e Auronzo di Cadore.
Incertezza per il caro-energia
«Il vero problema è l'incertezza, perché non c'è un prezzo definito - esordisce Pirro - con l'energia elettrica si riesce a intuire, più o meno, quanto ci costerà: è invece tutto ancora campato in aria per l'approvvigionamento di gas, per cui c'è la totale insicurezza.
Tutte le piste percorribili
È del tutto analoga la posizione di Marco Zardini, che presiede Cortina Skiworld, il consorzio degli impiantisti. Anch'essi dovranno affrontare l'esorbitante incremento dei costi dell'energia elettrica, da utilizzare per far girare seggiovie e funivie, ma anche per alimentare i generatori di neve programmata, soprattutto se non ci saranno sufficienti precipitazioni naturali. «I nostri impianti di risalita apriranno e garantiremo la percorribilità delle piste da sci assicura Zardini, che è pure presidente della società Averau, con la gestione di quattro seggiovie, fra il territorio di Cortina e di Colle Santa Lucia da noi la stagione dello sci inizierà regolarmente, appena sarà possibile, per le condizioni di innevamento naturale, oppure con quello programmato, che potremo attivare non appena farà freddo».
Senza sci si blocca tutto
Zardini propone quindi un'ulteriore riflessione: «Noi apriamo perché è il nostro mestiere, ma anche per un senso di responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo. L'impianto a fune è parte di una filiera che comprende tutte le attività ricettive di un paese, di una valle: se ci fermiamo noi, si blocca tutto. Lo abbiamo visto bene nelle stagioni che sono state segnate dalla pandemia». In quanto alla consistenza dei rincari, già verificati o che seguiranno nel corso dell'autunno, Zardini spiega che non è ancora possibile definirli con precisione.
«In quanto agli aumenti delle bollette - afferma Zardini -, noi siamo colpiti principalmente, ma non esclusivamente, dal rincaro dell'energia elettrica. Il prezzo che paghiamo cambia da società a società; alcuni di noi sono riusciti a bloccare il prezzo, quando era più basso, mentre altri subiscono il rincaro, che comunque non possiamo ancora quantificare con precisione. Ci sono molte incertezze, stiamo valutando ogni passo, ma quello che è certo è che apriremo regolarmente, sia gli impianti di Cortina d'Ampezzo, sia ad Auronzo di Cadore e Misurina, le altre località del nostro consorzio. A San Vito di Cadore la situazione è diversa e i rincari delle bollette vanno ad aggiungersi ad altre difficoltà, che già penalizzano quell'area».