Blitz all'albergo Ampezzo: cantiere sotto sequestro, a casa gli operai

Mercoledì 22 Luglio 2020
Cantiere sotto sequestro all'hotel Ampezzo di Cortina
CORTINA
La “bomba” è scoppiata ieri pomeriggio a Cortina, quando i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Cortina hanno bloccato il cantiere dell’impresa Cev, di Treviso, che stava lavorando a pieno ritmo al progetto di ristrutturazione dell’hotel Ampezzo. Operai a casa, circa 30 famiglie tra lavoratori e tecnici, sigilli al cantiere e tutto fermo fino a quando la procura non consentirà di proseguire. E nel giro di poche ore in paese non si parlava d’altro. Bocche cucite sulle indagini per le quali gli inquirenti mantengono il massimo riserbo: si tratta di un sequestro preventivo scattato nell’ambito di un’indagine penale aperta nel 2020, per presunte violazioni edilizie. Esclusi quindi reati più pesanti che avrebbero comportato la competenza della Direzione Distrettuale Antimafia. Potrebbe invece essere il filone di quell’indagine che era balzata alle cronache nell’aprile 2019 quando la polizia giudiziaria andò in Comune e in Sovrintendenza per acquisire gli atti relativi al progetto. Un accertamento che nacque dopo l’esposto in procura dell’architetto che ha firmato il progetto, Ambra Piccin.
NEL MIRINO
Il proprietario russo Andrei Toporov (già titolare del Lajadira e referente dell’omonima società) ha stanziato 16 milioni per fare della storica struttura un gioiello in vista dei grandi eventi. L’obiettivo era quello di terminare entro i Mondiali, ma con l’inchiesta in corso e il Covid che ha fatto slittare i lavori non sarà così semplice. La demolizione di un’opera con vincolo paesaggistico così importante e pubblica (visto che basta passare davanti in via XXIX maggio, per vedere lo stato dei lavori) ha sollevato diverse perplessità. Diverse persone erano andate in Comune a chiedere come mai si procedesse con la demolizione quasi totale: è rimasto in piedi solo l’angolo a sud forse per questioni di confine con il condominio vicino, se fosse stato demolito sarebbe scattata la distanza di 10 metri). Ci sono state interrogazioni e esposti all’autorità giudiziaria. Da l' un'indagine conoscitiva e poi nel 2020, l'inchiesta penale proprio per questioni di distanze non rispettate: in particolare un terrazzo sfiorerebbe la proprietà vicina.
LA STORIA
L’hotel Ampezzo risale al 1800 quando era una casa, fu albergo dal 1923. Fu per anni di proprietà della famiglia ampezzana Voegelin. Poi viene ceduto prima a una società di Roma e poi alla società Hb Ampezzo che diede incarico all’architetto Ambra Piccin di preparare il progetto di restauro. Voleva farne un hotel 5 stelle lusso in vista dei mondiali. Ma la società Hb va in fallimento e arriva Lajadira, che riconferma l’incarico all’architetto Piccin, mai revocato. A un certo punto però il progetto passa dagli architetti Lucio Boni e Maria Chiara De Silvestro, di Domegge.
I VELENI
Scatta la denuncia dell’architetto Piccin per plagio, ritenendo che quel progetto su cui si sta lavorando sia lo stesso che ha elaborato lei, modificato però con la demolizione (il progetto originario prevedeva un restauro conservativo). Ma questa è una vicenda civilistica approdata anche all’Ordine degli architetti a cui la professionista ha fatto ricorso chiedendo di intervenire. Ha presentato anche un esposto per il presunto abuso edilizio. Ma dopo di lei ci sono stati altri che hanno denunciato e forse da quelle segnalazioni è scattato il sequestro di ieri. 
LE REAZIONI
«Ho appreso della chiusura - dice Lorenzo Vendramin della Cev -è un grosso inconveniente. C’era una bella squadra organizzata, con una trentina di persone, ed era un cantiere avviato per andare via in maniera spedita». «Sono a conoscenza del sequestro - dice il sindaco Gianpietro Ghedina -. Faccio presente che gli alberghi in una località turistica sono fondamentali. Cortina vive di turismo e gli alberghi sono di interesse pubblico ancora di più oggi in una prospettiva mondiale e olimpica. Quindi l’augurio che la situazione si possa risolvere velocemente e che i lavori possano riprendere».
Olivia Bonetti
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Ultimo aggiornamento: 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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