Maltempo, il sindaco di Cortina contro i social catastrofici: «Non è stato un evento così grave»

Mercoledì 26 Agosto 2020 di Marco Dibona
Uno scantinato allagato
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CORTINA D'AMPEZZO - L'amministrazione comunale ampezzana ha seguito con coinvolta partecipazione l'evolversi dell'alluvione, nella serata di lunedì, e ieri è proseguita la verifica dei danni causati dall'acqua, dei lavori da fare, degli interventi da programmare. Il sindaco Gianpietro Ghedina riassume: «Sono state ore di paura. Per fortuna il fenomeno della cosiddetta bomba d'acqua è stato molto circoscritto, in una zona che conosciamo bene, a colpire alcune frazioni, qualche via del centro. Il rio Ruoiba aveva dato in precedenza qualche problema, ma mai di questa portata. Fortunatamente non ci sono state persone coinvolte. Stiamo facendo il conto dei danni, ma è oltremodo difficile, perché bisognerebbe stabilire cosa è stato danneggiato dall'acqua e dal fango in alcune attività commerciali, ma soprattutto nelle singole abitazioni, negli scantinati». Il comune non ha ancora un quadro completo, per poter quantificare l'ammontare delle conseguenze dell'alluvione, ma pare meno gravoso, rispetto al primo momento: «All'indomani abbiamo potuto ridimensionare i danni complessivi dell'evento, rispetto a quanto si paventava la sera in cui si è verificato conferma il sindaco Ghedina è certo comunque che le conseguenze ci sono». 
LE REAZIONI
I canali sociali hanno diffuso in tempo reale numerose immagini di quanto stava accadendo lunedì sera a Cortina: si sono viste fotografie, è stato possibile seguire filmati dell'acqua che esondava dai diversi ruscelli, percorreva i prati, raggiungeva le abitazioni, trasformava le strade in torrenti. Le riprese sono state trasmesse dai notiziari, suscitando curiosità e apprensione in tutta Italia. Immediate sono giunte anche le critiche, sulla gestione del territorio e delle risorse, che però il sindaco Ghedina respinge: «La manutenzione sul rio Ruoiba era stata fatta la settimana scorsa, era appena stato ripulito. Con questi scrosci così violenti, la portata di questi corsi d'acqua si moltiplica all'improvviso, in un tempo brevissimo. Sono fenomeni nuovi, che non sappiamo ancora affrontare. Tutto si può fare, per la regimazione delle acque, però è difficile prevedere queste vere e proprie bombe. Tanto più se si pensa che si lavora in una situazione consolidata. Nella progettazione delle nuove infrastrutture è più facile tenere in considerazione questi fenomeni». 
ACQUABONA
L'alluvione di lunedì ha seguito di poche ore la frana dal Sorapis, che ha causato la chiusura della statale 51 di Alemagna a sud del paese, proprio la domenica sera, nella fase di rientro dal periodo centrale delle vacanze d'agosto. Anche questo caso è stato seguito da vicino dall'amministrazione comunale ampezzana: «Anche ad Acquabona, per quando ne dicano, è stato un evento strano puntualizza il sindaco Ghedina forse davvero sarebbe stato necessario svuotare prima il vecchio bacino di contenimento delle colate di detriti dalla montagna, sopra la strada, ma il disagio è stato contenuto, è scesa prevalentemente acqua con fanghiglia, senza materiale solido, e con una chiusura limitata della strada, per la pulizia». 
L'ESPOSIZIONE
«Oggi i social rimbalzano subito le informazioni e sembra si sia verificata una catastrofe- conclude il primo cittadino - , a suscitare curiosità ed apprensione ovunque, anche per la notorietà di Cortina. Ho ricevuto chiamate preoccupate da tutta Italia. In realtà sono fenomeni circoscritti, che pure fanno paura e richiedono attenzione. In entrambi i casi c'è stato l'intervento rapido ed efficace di Vigili del fuoco, Protezione civile, forze di polizia; la macchina dell'emergenza si mette subito in moto. Possiamo dire, alla fine, che è andata bene». 

Ultimo aggiornamento: 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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