L'annuncio di D'Incà: la Corte dei Conti dà il via libera al salvataggio dell'Acc

Domenica 25 Luglio 2021 di Giovanni Longhi
Lo stabilimento dell'Acc di Borgo Valbelluna: la Corte dei Conti dà il via libera

Una piccola fiammella si accende in fondo al tunnel che sta attraversando Acc: la Corte dei Conti ha dato il via libera al decreto attuativo, ora resta l’ultimo passaggio in Europa.


IL MINISTRO 
La nota è del ministro per i rapporti con il parlamento, Federico D’Incà che ieri ha confermato: «La Corte dei Conti ha registrato il decreto interministeriale per attuare l’articolo 37 del decreto Sostegni, con una copertura di 400 milioni di euro, risorse fondamentali per rilanciare le aziende del nostro Paese: è un passaggio importantissimo per il percorso di salvezza nei confronti dello stabilimento Acc di Borgo Valbelluna che, grazie al provvedimento, potrà ottenere le linee di credito necessarie per la propria continuità». Dopo i precedenti passaggi al Mise e al Mef e questa importante valutazione della Corte dei Conti manca soltanto l’ultimo passaggio alla Commissione Europea. «Confido -aggiunge D’Incà- che in tempi brevi si possa raggiungere l’obiettivo per ridare forza a uno stabilimento chiave per la filiera del freddo sia del bellunese, sia del Paese».
La nota del ministro segue un lungo periodo di trepidazione per la sorte dell’azienda: dopo gli incontri con i fornitori e con il Commissario, con la Regione con lo stesso presidente Luca Zaia in prima fila e con il ministro Giorgetti, era infatti emersa la possibilità di far rientrare la crisi nel contesto del piano straordinari di rilancio, il decreto Sostegni. Poi però, tra gli annunci e la realizzazione del salvataggio in termini concreti, ovvero di liquidità, era tornato il buio e in molti si preparavano al peggio, complice anche il naufragio del piano Embraco. 
Anche i rappresentanti sindacali erano pronti a far sentire la loro voce in difesa dei lavoratori e delle loro famiglie che da anni stanno dibattendosi nell’incertezza.

Ora la lotta contro il tempo diventa ancora più cruciale, ma il passaggio più atteso è stato fatto.


LA REALTÀ
«Un’azienda -conclude D’Incà- su cui questo Governo e il precedente esecutivo hanno creduto. Ringrazio i ministri Giorgetti e Franco per l’attenzione che finora è stata dimostrata. Un segnale necessario per il nostro tessuto manifatturiero e per i dipendenti dell’azienda che si sono da sempre distinti per il proprio impegno, per i sacrifici e per l’enorme professionalità. Ora bisogna continuare a remare nella stessa direzione e per raggiungere l’importante obiettivo e dare forza a questa realtà del nostro territorio».

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