​Coronavirus. Coldiretti lancia la spesa sospesa per chi ha bisogno

Martedì 31 Marzo 2020 di Alessia Trentin
Coronavirus. Coldiretti lancia la spesa sospesa per chi ha bisogno
BELLUNO Una volta era il caffè. Oggi sono intere borse della spesa. Anche Belluno abbraccia la compagna nazionale di Coldiretti Spesa sospesa del contadino a domicilio e intreccia accordi con Caritas e i frati di Mussoi. Sì, perché se è vero che il Governo ha stanziato un fondo speciale rivolto ai Comuni per chi è rimasto senza reddito e letteralmente non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, è pur vero che la fame non attende e servono misure immediate e concrete. 

L'INIZIATIVA
Sono i nuovi poveri, la conseguenza inevitabile del piano di contenimento del Covid 19 che, chiudendo imprese e negozi ha lasciato a casa migliaia di lavoratori senza entrate economiche. Così, per aiutare a combattere le nuove povertà e affrontare la crescente emergenza alimentare, direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica arriva l'iniziativa Spesa sospesa del contadino a domicilio. Lo annuncia la Coldiretti nel sottolineare che i cittadini che ricevono la spesa a casa attraverso i mercati e le fattorie di Campagna Amica diffusi anche a Belluno possono decidere di donare un pacco alimentare alle famiglie più bisognose sul modello dell'usanza campana del caffè sospeso, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta però di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare di qualità e a km zero che gli agricoltori di Campagna Amica andranno a consegnare gratuitamente alle famiglie bisognose in accordo con i Comuni. L'iniziativa prende il via oggi, per informazioni www.campagnamica.it.

LE ADESIONI
«Abbiamo già ricevuto l'adesione di diverse aziende, quelle che fanno anche il servizio di spesa a domicilio spiega Michele Nenz -, sono una decina finora le realtà coinvolte ma nei prossimi giorni se ne aggiungeranno altre, così da coprire sempre di più l'intero territorio provinciale. Abbiamo riscontrato grande solidarietà in tutti. Come funziona? Basta dire la cifra che si vuole lasciare per la spesa sospesa al momento di pagare i propri acquisti e questa verrà utilizzata per il cibo di chi non è in difficoltà. Stiamo prendendo accordi con le realtà impegnate a favore delle persone povere in città, per portare questi aiuti». Nella lista finora ci sono: Azienda agricola Piccola baita di Falcade, Cooperativa Dumia di Feltre, Azienda Agricola Bortoluzzi Davide in Alpago, Talamini di Vodo di Cadore, La Fiorita di Cesiomaggiore, El Brite de Larieto di Cortina, Latteria Tisoi, Latteria Camolino di Sospirolo, Latteria Livinallongo e Società Pradel di Feltre. Ad essere in difficoltà sono le categorie più deboli della popolazione, per l'intero territorio nazionale si parla di quasi 113mila senza fissa dimora, oltre 225mila anziani sopra i 65 anni, 455mila bambini di età inferiore ai 15 anni che ricevono aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead.
Alessia Trentin
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