Coronavirus, all'Usl arrivano rinforzi: assunti 91 sanitari

Sabato 23 Maggio 2020 di A. Tr.
L'ospedale San Martino di Belluno
BELLUNO Maxi assunzione in vista all'Usl Dolomiti: sono in arrivo i rinforzi. E che rinforzi, l'azienda sanitaria locale ha annunciato ieri l'assunzione di infermieri, operatori socio sanitari, tecnici di radiogia e medici per un totale di 91 persone. Andranno ad aggiungersi ai 49 professionisti che hanno fatto il loro ingresso nell'Usl dolomitica in questi mesi, per far fronte all'emergenza Covid 19.

BOCCATA D'OSSIGENO
Una boccata d'ossigeno così a pieni polmoni nell'azienda sanitaria locale non la si vedeva da anni. L'emergenza Covid infatti non è ancora terminata e, allo stesso tempo, c'è bisogno di potenziare alcune attività sanitarie, in particolare a livello territoriale e al Dipartimento di prevenzione. Ecco i dettagli dei nuovi ingressi attesi negli ospedali della provincia, deliberati proprio ieri. Arriveranno 59 infermieri a tempo indeterminato, così suddivisi: 34 per le esigenze straordinarie legate alla pandemia e, in particolare, per mantenere l'operatività dell'Unità di Crisi Covid - 19 attiva al Dipartimento di Prevenzione. Altri 20 andranno, sempre nell'ambito dell'emergenza di questi mesi, a supporto delle attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, mentre 5 sostituiranno infermieri che cessano il servizio per pensione o altri motivi. Gli operatori socio sanitari assunti saranno 25, tutti a tempo indeterminato. Di questi, 15 supporteranno l'emergenza Covid nei Centri di Servizio per Anziani in maggior difficoltà operativa e dove il virus ha colpito pesantemente; 4 saranno ugualmente impiegati nell'emergenza, ma addetti al mantenimento dell'operatività dell'Unità di Crisi attiva al l Dipartimento di Prevenzione. 
IL PRECEDENTE
Qui fino ad oggi ha operato personale delle varie unità operative dello stesso Dipartimento di Prevenzione e personale di unità operative di altre strutture aziendali, ma con la ripresa delle attività sanitarie, ridotte in seguito all'emergenza, medici, oss e infermieri provvisoriamente assegnati all'Unità di Crisi dovranno necessariamente riassumere servizio nei reparti di provenienza e questo, in mancanza di assunzioni, avrebbe creato un buco nel servizio. Infine 6 andranno a sostituire oss cessati o che cesseranno il servizio a breve, di questi 5 nelle strutture del Distretto di Belluno e 1 in quello di Feltre. Non è finita qui. Nel deliberato di ieri compaiono anche 5 tecnici di radiologia, 1 assistente sociale e 1 medico anestesista. Il gruppo atteso andrà ad aggiungersi ai 49 professionisti diventati operativi nelle settimane rosse della pandemia, portano a 140 il numero di nuovi ingressi in Usl 1 Dolomiti degli ultimi mesi. Un pacchetto di assunzioni così corposo non lo si vedeva da anni. Dei 49 fanno parte 21 medici neo assunti, 2 medici in quiescenza rientrati in servizio, 2 trattenuti in servizio; ma anche 12 infermieri, 12 oss, 2 tecnici di radiologia, 1 tecnico di laboratorio e 1 tecnico di prevenzione. Sembrano lontani i tempi degli appelli del direttore generale Adriano Rasi Caldogno al Governo affinché modificasse le modalità di accesso alle Università di Medicina e permettesse a più giovani di laurearsi. Sono lontani anche i tempi dei concorsi a vuoto, con pochi candidati e tutti, alla fine, non disposti a trasferirsi in provincia per l'assunzione, dei fondi extra per allettare i professionisti a salire negli ospedali di montagna. Oggi le esigenze e il carico di lavoro sulle spalle dei camici bianchi sono di certo cambiati, continuano a mancare figure di specialisti praticamente introvabili da anni e il Covid ha imposto una riorganizzazione del lavoro e dei compiti negli ospedali, ma l'azienda sanitaria ha oggi più di ieri la possibilità di far fronte all'emergenza con nuove leve su cui contare. 
Ultimo aggiornamento: 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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