Stroncato dal coronavirus Zallot, fu tra i fondatori della coop Lattebusche

Martedì 28 Aprile 2020 di Eleonora Scarton
Giovanni Zallot, tra i fondatori della Coop Vallata Feltrina, poi Lattebusche: primo stabilimento a Busche (dal sito aziendale)
PEDAVENA - E’ spirato nella casa Padre Kolbe di Pedavena Giovanni Zallot, ultimo socio fondatore della cooperativa vallata feltrina, oggi cooperativa Lattebusche. Zallot è rimasto vittima del tremendo virus che in questo drammatico periodo sta sconvolgendo le vite di tutti noi ma che subdolamente si sta insinuando in modo sempre più preponderante nelle strutture dove vivono i nostri anziani. Zallot, uomo impegnato e sensibile ai problemi sociali, era classe 1931. Fin da giovane età si è dedicato al mondo dell’agricoltura e dell’allevamento che ha affiancato al lavoro in altri settori ed alla vita famigliare.

LA FIGURA
Giovanni Zallot era un feltrino doc. Molti sono quelli che possono vantare di averlo incrociato lungo la loro strada. Era persona entusiasta che nel corso della sua vita si è cimentata in vari settori. Inizialmente affiancava il padre nella piccola azienda agricola. Come lui stesso raccontava in un’intervista pubblicata sul libro scritto in occasione dei 60 anni della cooperativa Lattebusche, mentre lavorava all'ispettorato del consorzio agrario aveva anche una piccola azienda agricola curata dal padre: «Poca cosa, una decina di mucche e poi si coltivava un po’ di tutto su tre ettari e mezzo di terra sul colle di Zermen». Oltre all'azienda agricola e all'ispettorato agrario ha svolto diversi altri lavori, sia in provincia che fuori. Chi lo conosceva lo ricorda come una persona impegnata ma soprattutto sensibile ai problemi sociali dei tempi della sua gioventù. Zallot, rimasto vedovo da alcuni anni, lascia i tre figli.

L’IMPEGNO
A tracciare l’impegno che Zallot ha avuto nel mondo agrario ci pensa Antonio Bortoli, attuale direttore della cooperativa Lattebusche. «Zallot era un convinto cooperatore fin da giovanissimo, tant’è che si prodigò per la nascita della cooperativa Lattebusche. Aveva vissuto tutta la realtà delle latterie turnarie, dove gli allevatori si facevano il formaggio e poi lo utilizzavano per autoconsumo, spesso perché le cose non riusciamo bene». Dopo una gita in trentino Zallot comprende l’importanza per gli allevatori di fondare una cooperativa che potesse riunirli. Ecco che pochi anni dopo lui, insieme ad altre 36 persone, fondò la cooperativa. Nel primo periodo dopo la nascita della cooperativa di Cesiomaggiore ne fu anche amministratore. «Con lui scompare l’ultimo socio fondatore dell’allora latteria sociale cooperativa vallata feltrina, oggi cooperativa Lattebusche. Una grande perdita per tutti noi; una perdita umana ma anche di testimonianza storica del passato della cooperativa» aggiunge Bortoli.
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