La presidente del Consorzio Marmolada: «Se continua così chiudiamo tutti»

Martedì 28 Aprile 2020 di Dario Fontanive
Lo sfogo degli operatori turistici: "Così chiudiamo"
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ROCCA PIETORE Non ci siamo: il giorno dopo la presentazione della fase 2, il progressivo lockdown dopo le restrirzioni per l’emergenza, Lucia Farenzena, presidente del Consorzio turistico Marmolada non le manda a dire e affida a un comunicato tutto il disappunto della categoria che ora rischia di restare in ginocchio.

TROPPO TARDI
“Il primo giugno- scrive la presidente- è una data insostenibile perchè si possa attutire il contraccolpo. Nel rispetto delle regole bisogna riuscire ad aprire prima, altrimenti, come a Jesolo, vedremo cartelli vendesi e affittasi anche sulle strutture delle nostre montagne. Quella del turismo è la partita di tutti. Servono risposte chiare, incentivi economici per evitare il depauperamento sociale ed economico del territorio che sarà ineluttabile se continuano a chiudere gli occhi». 

L’ottimismo non basta più, per Lucia Farenzena bisogna fare i conti con il calo delle presenze estere, con la minor capacità di spesa degli italiani: una combinazione micidiale che farà un numero troppo alto di vittime insostenibile senza azioni concrete da parte di chi ci governa.

GLI INOCCUPATI
Il problema serio che ora Farenzena intravvede sall’orizzonte è quello degli addetti stagionali che operano nel turismo e che oggi non sanno se saranno riconfermati visto che molti operatori non sanno ancora come districarsi nell’affrontare una stagione turistica estiva densa di incognite.

Bar, alberghi, ristoranti, negozi, benzinai, artigiani, produttori agricoli, impianti di risalita assumono un gran numero di personale stagionale che attualmente si trova nella più grande incertezza se a breve non potrà avere un lavoro. 

IL CONTRACCOLPO
«In una zona come la nostra – scrive la Farenzena- significherebbe subire un contraccolpo economico su una percentuale di abitanti che non possiamo far finta di non considerare. Pensiamo veramente che Luxottica riuscirà ad assorbire quelli che saranno inoccupati la prossima estate?». 

LE PRIORITÀ
“Le persone sono spaventate, preoccupate per l’assoluta incertezza -conclude la presidente- non è possibile continuare a logorare mentalmente la gente, non si dorme di notte, più di qualcuno si è convinto a non riaprire. Il presidente Conte parla di turismo senza sapere cosa comporti il nostro settore e i benefici che porta anche in termini di indotto. Servono risposte, afferma la Farenzena e serve pressione da parte delle istituzioni che rappresentano il comparto turistico, servono soldi immediatamente, e regole chiare”. 
Ultimo aggiornamento: 11:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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