Coronavirus Cortina, nessuna paura del contagio: ristoranti tutti pieni

Sabato 29 Febbraio 2020 di Andrea Zambenedetti
Coronavirus Cortina, nessuna paura del contagio: ristoranti tutti pieni

CORTINA (BELLUNO) - Una, due, tre, sei telefonate. Senza riuscire a trovare un tavolo per portare i propri ospiti al ristorante questa sera. «Così alla fine li ho invitati a casa mia, mangeremo degli spaghetti». Parcheggi pieni, coda negli impianti di risalita e ristoranti in overbooking. Cortina ai tempi dell'allarme coronavirus. Luca Alfonsi, gioielliere, già alla guida dei commercianti ampezzani, studia la città dal suo osservatorio in Corso Italia.

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GLI ITALIANI
«Dovremmo ricordarcene dell'importanza dei turisti italiani. In questi giorni sono davvero tanti». Ad Alfonsi le referenze non mancano, eppure, questa volta anche lui si è dovuto arrendere. Nessun posto libero nei sei ristoranti contattati. Così questa sera ripiegherà sulla pastasciutta, offerta ai suoi amici, tra le mura di casa. Qualche timore per quello che succederà nelle prossime ore, però, nessuno lo può negare. «Se uno non apre i social - spiega il sindaco Gianpietro Ghedina - qui sembra tutto normale. Piste affollate, tanta gente in giro. Con le scuole chiuse molti hanno preferito rimanere qui piuttosto che tornare in città. Negli alberghi però registriamo che ci sono molti stranieri che per preoccupazione hanno disdetto la prenotazione».
 

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Quello che sta succedendo a Nordest ve lo racconta in diretta il Gazzettino. Mappa del contagio aggiornata in tempo reale. I "focolai" dell'epidemia riconosciuti dall'unità di crisi della Regione Veneto sono cinque: Comune di Vo' Euganeo, l'unico paese ad essere stato messo in quarantena; Ospedale di Dolo; Ospedale di Venezia; Focolaio di Limena; Focolaio di Treviso.


BICCHIERE MEZZO PIENO
«Chi si è ritrovato con i figli a casa da scuola - gli fa eco Adolfo Menardi, ristoratore e albergatore, membro della Fondazione Cortina 2021 - magari avendo la seconda casa qui, ha preferito trascorrere questa settimana in pista. Così siamo pieni fino a domenica a pranzo. Però seguiamo con attenzione quello che succederà da domenica (domani per chi legge ndr) in poi. Ho fatto un esperimento. Ho offerto in rete una camera ad un prezzo bassissimo per vedere se ci fosse qualcuno interessato e nessuno l'ha presa. È un segnale importante».

DALL'ESTERO
Insomma se, nella settimana che sta finendo, la chiusura delle scuole ha portato a Cortina più gente del solito il timore è che con l'inizio della prossima l'euforia potrebbe subire una battuta d'arresto. A cancellare le prenotazioni, nella struttura di Menardi, una comitiva di svedesi, una di tedeschi che doveva arrivare per la Coppa del Mondo e anche una coppia di clienti abituali dalla Puglia. «Mia moglie - si è sentito spiegare, al telefono, da un imprenditore del settore energia - proprio non se la sente, non riusciamo a venire».

LE INCOGNITE
Prima di capire cosa succederà da lunedì a Cortina c'è però la necessità di fare i conti con un fine settimana da tutto esaurito. «Abbiamo l'impressione che chi doveva arrivare abbia disdetto, ma chi era già qui abbia invece ritardato la partenza». Spiega un'altra ristoratrice. «No, ma non metta il mio nome - chiede - che non vorrei dare l'impressione che vada tutto bene e poi se la prendono con me. Il concetto comunque è che per il ristorante le prenotazioni non mancano ma per l'hotel qualche disdetta è arrivata e quindi qualche preoccupazione c'è». Intanto dalla cucina di uno dei più quotati ristoranti della città si guarda con timore a quel che succede: «Di sicuro questa settimana siamo pieni ma la prossima, quando storicamente viaggiavamo ancora sul tutto esaurito, abbiamo solo quattro o cinque prenotazioni». E nell'attesa di capire quali decisioni verranno prese sulla presenza di pubblico, in occasione delle finali di Coppa del Mondo (confermate dalla Fis tra il 16 e il 22 marzo), questa sera il Cortina Hafro di hockey sfiderà l'Olimpija Ljubljiana a porte chiuse. Con una città con così tanti turisti poteva essere un'occasione da tutto esaurito. Invece bisognerà accontentarsi di Youtube.

Ultimo aggiornamento: 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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