Un biglietto per entrare in chiesa: «Così rispettiamo il distanziamento»

Lunedì 11 Maggio 2020 di Giovanni Santin
chiesa di cortina
BELLUNO - In una domenica d'estate la chiesa parrocchiale di Cortina d'Ampezzo accoglie sino a 2.500 persone che partecipano alle otto celebrazioni previste. Ora, con le prescrizioni in atto per l'intera Fase2 che durerà sino al 31 luglio, i fedeli non potranno essere più di 480: sessanta per ciascuna messa. Sono questi i conti fatti dal parroco, don Ivano Brambilla (in foto). Ma è tutta la diocesi, tutti i sacerdoti a farli. Giovedì è stato firmato il protocollo fra Governo e Conferenza Episcopale Italiana contenente le indicazioni per la ripresa delle messe in presenza e sabato il vescovo monsignor Renato Marangoni le ha declinate per una corretta applicazione a livello.
IL PIANO
Da ieri le parrocchie sono già al lavoro per farsi trovare pronte in vista di lunedì 18 maggio, primo giorno della Fase2 per le messe. Quello che accadrà a Cortina è paradigmatico di quanto avverrà anche altrove, almeno nei paesi turistici. Ma intanto c'è da preparare ogni dettaglio perché lunedì 18 tutto vada bene. «In realtà non sappiamo bene cosa aspettarci dice don Ivano perché è la prima volta: vedremo se prevarrà la voglia di ritornare a messa o la paura del contagio». In queste prime ore, la parrocchia di Cortina formerà un unico gruppo di venti-venticinque volontari che nelle due chiese - la parrocchiale e il santuario della Madonna della Difesa e nei rispettivi spazi esterni garantiscano un accesso rispettoso delle regole. A coordinare il loro lavoro, un solo responsabile, con lo scopo che il lavoro sia il più efficiente ed efficace possibile. «In entrambi gli edifici di culto continua don Ivano l'ingresso sarà consenti solo dal portone principale, l'uscita dalle due porti laterali».
REGOLE PRATICHE
Ma per rispettare le regole del distanziamento sociale, nella parrocchiale non potranno entrare più di 60 persone. E se nei periodi di bassa stagione, le cinque messe domenicali sono frequentate da circa 800 fedeli, fra luglio e settembre e poi nel corso dell'inverno, alle celebrazioni domenicale sono presenti circa 2.500 persone; un numero che invece arriverà al massimo a 480. E a tutti verrà dato un biglietto: il 10 corrisponde al banco 10. E non vi potrà accedere più di un fedele per banco. E se per esempio alla messa parteciperà una famiglia di quattro persone ed occuperà il banco 1, i banchi 2, 3 e 4 rimarranno liberi. «In questo primo periodo durante il quale cercheremo anche di capire se ci stiamo muovendo bene prosegue il parroco di Cortina apriremo le messe in via prioritaria ai parenti dei defunti per i quali la messa sarà celebrata. Penso che non ci saranno problemi e se qualcuno rimarrà escluso, ritengo lo capirà».
FUNZIONI ALL'APERTO
Pur contemplata nel Protocollo, don Ivano esclude l'ipotesi di celebrare all'esterno per due motivi: «Anche se noi abbiamo già un impianto di amplificazione, contiguo alla chiesa parrocchiale c'è il parcheggio; poi, soprattutto d'estate, il tempo è molto instabile». Intanto, in attesa della Fase 2, Radio Cortina trasmette ogni giorno la messa alle 14,30 e la domenica alle 10,30. Nella lettera, il vescovo Marangoni invita le comunità parrocchiali a compiere passaggi graduali, senza fretta e senza voler ottenere tutto e subito; ricorda che in questa fase vale la dispensa dal precetto festivo ed osserva che la partecipazione alle celebrazioni feriali che in questo contesto possono essere considerate alla stregua di quella festiva consente di evitare gli affollamenti in quelle festive. Si dovrà rispettare la capienza massima dell'edificio di culto che verrà indicata con un cartello appeso all'esterno.
SANIFICAZIONE
E potrà risultare più sicura la celebrazione all'aperto o in un luogo più arieggiato. Oltre a quanto dettato dal protocollo, ai parroci è stata inviata una comunicazione dell'Incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici: «Alcune pratiche di igienizzazione potrebbero compromettere lo stato conservativo dei beni», magari «arredi che costituiscono un patrimonio artistico che non dovranno quindi essere tratti con prodotti che li danneggino».
Giovanni Santin
Ultimo aggiornamento: 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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