La mascherina all'aperto è facoltativa ma tutti continuano a indossarla

Martedì 2 Giugno 2020 di Alessia Trentin
Anche all'aperto nessuno si lascia trovare sprovvisto di mascherina

 Mascherine ben posizionate sul viso, naso e bocca coperti. Qualcuno l’abbassa per parlare con un amico, ma subito la rialza veloce prima che l’interlocutore risponda. Non si sa mai. La prudenza non è mai troppa. I bellunesi non mollano le mascherine. Ieri era il primo giorno di libertà per naso e bocca costretti da mesi ad essere avvolti dai dpi, stando all’ultima ordinanza del Governatore Luca Zaia il viso poteva tornare libero. Ma sarà che alle abitudini ci si affeziona facilmente e abbandonarle è sempre difficile, sarà che i bellunesi sono prudenti e hanno imparato la lezione quando sentono sindaci e rappresentanti della Regione tuonare contro gli indisciplinati, fatto sta che ieri in centro quasi tutti indossavano la loro brava mascherina.
IL DISAGIO
Ad attraversare le piazze senza, tenendola stretta in tasca per indossarla solo all’interno dei negozi come previsto dall’ordinanza, ci si sente a disagio. Si avvertono gli sguardi altrui addosso, occhi interrogativi quasi a chiedere «E tu, perché no?». E poco serve ricordare l’ordinanza, la ritrovata libertà di naso e occhi, spiegando come la faccenda sia del tutto regolare. I bellunesi per ora non ne vogliono sapere di tornare alla normalità. «Da oggi, ah sì è vero, eh vabbè ci sono abituata ormai» dice un’anziana in fila fuori dal panificio, non danno nemmeno più fastidio gli occhiali che si appannano, il segno dell’elastico che tira e stringe dietro le orecchie, quasi fosse un male necessario al quale non si può rinunciare. 
GIORNI CHIAVE
«C’erano tre date in ballo: il primo, il 3 e il 15 giugno – dice Nicola Dal Piva -, si è creata un po’ di confusione e, alla fine, non si è capito con certezza quando si può togliere. Io per sicurezza la tengo sempre su, anche perché a forza di sentir ripetere l’importanza dei dpi non ho più tanta voglia di uscire senza». Come Nicola tanti. Bruno passeggia con la figlia lungo il liston, sono da poco passate le 16. La indossa blu, in cotone. «Sì, ho sentito della possibilità di non usarla da oggi – dice -, ma io preferisco metterla anche perché ce l’hanno tutti. La tolgo quando cammino nei boschi, naturalmente». Nel pomeriggio il rigore del mattino lascia spazio a qualche libertà. E allora si vedono gruppetti di ragazzi al bar senza il dpi, qualcuno passeggia e la lascia appoggiata sotto il mento, qualcuno la tiene al collo. Tutti, ad ogni modo, ci tengono ad esibirla. Salvo un gruppetto di donne dell’Est, impegnate a chiacchierare sedute sulle panchine dei giardini. Non comprendono bene l’italiano, ma forse l’ordinanza l’hanno capita più di altri perché non l’hanno addosso e non sembrano nemmeno imbarazzate dal fatto di essere le uniche.
QUESTIONE DI LOOK
«Io uso una bandana – spiega Lucio Tomasella, tirando alla bocca il pezzetto di stoffa attorno al collo -, la indosso quando entro in un bar o in un negozio». Due anziani seduti sulle scalinate del Teatro Comunale parlano tenendola addosso. Appena si rivolge loro la parola uno dei due, Walter, sottolinea di averla sempre con sé, non si pensi sia una persona poco rigorosa. «So di poterla togliere, ma meglio tenerla su», conclude sistemandola bene davanti alla bocca. Il timore è di non aver capito bene la nuova norma, di incappare in controlli e di rimediarci una multa e allora, a fronte di 300 euro di sanzione cos’è una passeggiata in più bardati? Per Sara è un ritorno al rossetto, la fine dell’obbligo mascherina. «Non si riconoscevano più le persone – dice -, mi capitava di essere salutata e di non riuscire a identificare da chi. Io la tolgo quando sono all’aperto, almeno posso riprendere l’abitudine di mettere il rossetto. Però la porto sempre con me in borsetta, per indossarla quando entro in spazi chiusi o quando parlo da vicino con una persona». Insomma, i bellunesi non hanno fretta. Fatta la scorta di usa e getta in farmacia e di lavabili in cotone colorate, zebrate e a pois, perché anche sui dpi la fantasia si è scatenata, oggi non si avverte l’urgenza di dismettere quello che sembra diventato un accessorio necessario per uscire.
Ultimo aggiornamento: 08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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