Cresce ancora la curva del contagio: 262 i bellunesi positivi, ricoverato uno su 4

Lunedì 23 Marzo 2020
Cresce la curva dei contagi nel Bellunese
LA GIORNATA
BELLUNO Cresce, anche se non come negli altri giorni, la curva del contagio in provincia. Il dato, come riportato stasera, 23 marzo, dal quotidiano bollettino di Azienda Zero, segnalava 262 bellunesi con coronavirus. Belluno è la penultima provincia del Veneto per numero di positivi (ultima è Rovigo con 81 casi). Ieri si è registrato comunque un aumento di 17 casi nelle ultime 24 ore, anche se è una tra le percentuali più basse di crescita: +7% circa. Ma il dato preoccupante è la lenta saturazione della Terapia Intensiva del San Martino: nelle ultime 24 ore con due nuovi casi sono 6 i pazienti contagiati ricoverati nel reparto di Rianimazione, sul totale di 9 posti letto. Aumentano anche i ricoveri in area non critica: 44 i pazienti positivi ricoverati al San Martino (+5 rispetto al giorno prima) e 10 al Santa Maria del Prato, anche questo dato è in crescita.
IL BOLLETTINO
In isolamento c’è un vero e proprio esercito di bellunesi: sono 1051 gli abitanti della nostra provincia che devono rispettare il protocollo di chi è venuto a contatto con pazienti positivi. Vengono controllati con due telefonate al giorno degli appositi specialisti della Usl che verificano eventuale comparsa di sintomi, come accade per i positivi asintomatici. Numerosi anche i tamponi effettuati per ricerca nCoV. Al 23 marzo 2020, come comunica la Usl 1 Dolomiti, sono 3.418.
LA LETALITÀ
Ad oggi sono 7 i decessi totali avvenuti nei due ospedali di Belluno e Feltre, ma solo 6 sono bellunesi. La statistica sulla letalità della malattia purtroppo è del 3%. OLtre alle vittime del focolaio che si era sviluppato in Geriatria all’ospedale di Feltre (cinque anziani) domenica è mancato anche un 83enne che era residente in casa di Riposo ad Alano, dove ci sono altri casi positivi. Una perdita illustre per la comunità, Piero Piccolotto, che era stato ricoverato all’ospedale di Feltre dopo il contagio. «Era una cara persona - ricorda il sindaco di Alano Serenella Bogana -, fratello dell’ex sindaco Orazio Piccolotto. E’ una perdita per la comunità: era uomo di profonda cultura sempre attivo e presente in tutte le iniziative, era le memoria storica del paese. La cosa più triste, personalmente, è che non possiamo rendergli omaggio come meritava».
I TAMPONI
Lifebrain Veneto, unico erogatore privato accreditato, supporterà la Usl 1 di Belluno analizzando 150 tamponi giorno, 7 giorni su 7. Lifebrain ha teso la mano al servizio pubblico chiedendo di poter essere al suo fianco nella lotta al Coronavirus. L’Usl 1 di Belluno ha risposto all’appello decidendo di aumentare i tamponi dagli attuali 220 a 370 tamponi al giorno, affidando a Lifebrain Veneto l’analisi di ulteriori 150 tamponi per i cittadini di Belluno e Feltre. L’affidamento è valido 10 giorni e prorogabile. Lifebrain assicurerà la risposta in 8 ore dall’accesso del campione in laboratorio. «Siamo onorati di poter supportare la Asl di Belluno», spiega Riccardo Manca, Direttore Generale Lifebrain. «L’obiettivo - prosegue - è quello di aumentare sensibilmente l’attuale capacità in termini di tamponi effettuati sul territorio bellunese, portandola a 370 tamponi al giorno». In tempi record presso l’Hub di Limena (Padova) è stato costruito un percorso dedicato al Covid-19, consentendo a Lifebrain, con un team di 8 specialisti, di essere, ad oggi, pienamente in grado di supportare il sistema sanitario nazionale.
I DISPOSITIVI
Intanto ieri è stato consegnato in Usl 1 Dolomiti un ulteriore quantitativo di Dispositivi di Protezione Individuale, acquistati tramite Azienda Zero. Sono arrivati per i sanitari bellunesi: 12.700 camici, 25.000 cappellini, 48.090 mascherine chirurgiche, 16.640 mascherine FFP2, 900 occhiali, 300 visiere.
Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 13:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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