Immuni al virus: 4 comuni non hanno mai avuto infetti. Ora i timori per la Fase 2

Martedì 19 Maggio 2020
La mappa del contagio
BELLUNO Sono 4 i comuni sul totale dei 61 municipi bellunesi che non sanno cosa sia il virus. Quattro territori dove il Covid 19 non è mai arrivato, pur con la presenza di fabbriche che non hanno chiuso o residenti che lavorano negli ospedali o ancora abitanti che sono finiti in quarantena per contatti nei “comuni infetti”. Si tratta di centri poco abitati come Perarolo (374 abitanti), Ospitale (286), San Nicolò Comelico (395), ma anche comuni nella Valle del Boite, come Vodo di Cadore (896 abitanti). Casi da studiare, immunità da preservare, soprattutto ora nella “fase 2”. Come è accaduto? Un ligio rispetto delle regole li ha salvati. Accanto ai 4 comuni immuni dall’inizio dell’emergenza, come mostrano i dati della mappa del contagio diffusa ieri dalla Regione
mappa contagio belluno_18212518.pdf

si sono aggiunti altri 22 comuni che hanno “sconfitto” il virus. Sono così 26 i comuni “puliti” in provincia: a ieri, quindi, quasi la metà della provincia (circa il 43 per cento) era Covid free. E la situazione migliora di ora in ora: secondo il bollettino di Azienda Zero nelle ultime 24 ore non ci sono stati nuovi casi positivi (sono rimasti 1153 i positivi dall’inizio dell’emergenza).
LA SFIDA DEGLI IMMUNI
Se la sfida nella Fase 2 per tutti è tener fuori il virus, lo è in particolare per i 4 comuni immuni, dove tanto si è fatto per mantenere quel primato. «Premesso che non siamo in tanti - afferma il sindaco di Pearolo, Pier Luigi Svaluto Ferro - ma i contatti la gente li ha avuti all’esterno. Ci siamo difesi con le misure di prevenzione e abbiamo cercato di sensibilizzare al massimo la cittadinanza, anche al costo di diventare antipatici. Ho avuto la collaborazione della gente, che continuava a segnalarmi eventuali violazioni e facevo intervenire le forze dell’ordine. Poi siamo stati ferrei sul discorso delle seconde case e io stesso sono andato porta a porta per sensibilizzarli. Ora facendo i debiti scongiuri, nella seconda fase continueremo a tener alta la guardia». Con una battuta il sindaco del comune vicino, Ospitale di Cadore, Roberto Santin afferma: «Sarà il vento ci siamo salvati così». Poi spiega che «ci sono tanti abitanti che lavorano nella sanità» e che «sicuramente la gente è stata alle regole». La fase 2? «Non ho paura - risponde Santin - basta rispettare le regole e stare a distanza». Infine il caso strano di Vodo di Cadore, con abitanti che vanno quotidianamente a Cortina per lavoro e sono finiti anche in quarantena per i contatti. «È stato un caso fortuito - afferma il sindaco Domenico Belfi -. Certo è che i cittadini si sono dimostrati particolarmente rispettosi delle norme, che hanno osservato alla lettera. Poi abbiamo avuto grande attenzione per le seconde case, con interventi delle forze dell’ordine, e forse c’è stato un passaparola tra i proprietari». E la Fase 2? «Il “problema”, se così si può dire - prosegue - è sempre Cortina, è chiaro che lì arrivano da tutta Italia e noi lavoriamo molto con quei turisti: la nostra attenzione è rivolta a cosa accade in quel paese. Ma bisogna essere fiduciosi la nostra attenzione è rivolta a cosa succede in quel paese, ma bisogna essere fiduciosi. Voglio comunque ringraziare tutti i cittadini e operatori commerciali, attività produttive che si sono dimostrati sensibili e rispettosi delle regole». Infine il sindaco di San Nicolò, Giancarlo Ianese: «La gente ha avuto il buon senso di stare in guardia e i carabinieri hanno fatto un ottimo servizio: tutto ha aiutato». Ed ora? «Un pericolo c’è -ammette - staremo a vedere a settembre». 
LA MAPPA
Gli altri comuni puliti dopo le guarigioni sono Auronzo, Borca di Cadore, Canale d’Agordo, Cencenighe, Cibiana, Colle Santa Lucia, Domegge, Falcade, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Longarone, San Gregorio nelle Alpi, San Pietro di Cadore, San Vito di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Selva di Cadore, Sospirolo, Soverzene, Val di Zoldo, Vallada Agordina, Vodo di Cadore e Zoppè. Restano invece comuni “rossi” Borgo Valbelluna, con 86 casi attualmente positivi e Pedavena con 85.
Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 04:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci