Consorzio Bim, i franchi tiratori rinviano l'elezione di Staunovo

Mercoledì 22 Settembre 2021 di Yvonne Toscani
Le votazioni per il rinnovo del Consorzio

BELLUNO - Per la terza volta, ieri pomeriggio nella seduta a Villa Patt di Sedico, c’è stata la fumata nera per l’elezione del presidente del Consorzio Bim.

Le 36 schede (quattro in più rispetto alla volta precedente di fine luglio) non sono state sufficienti all’unico candidato rimasto, Marco Staunovo Polacco, sindaco di Comelico Superiore, dopo il ritiro del collega di Sospirolo, Mario De Bon. Ad essere determinanti sono state le sette schede bianche. Vuote, senza alcun nome, ma da pesare tanto. Bisognerà attendere le prossime settimane, al massimo 45 giorni, per abbassare il quorum, fino a ieri fissato ai due terzi dell’intero corpo elettorale, costituito dai sessanta sindaci bellunesi. Dalla prossima volta, sarà sufficiente la metà più uno.


LA DELUSIONE
Di certo, da ieri, la provincia si trova con una maggior instabilità e a nulla serve addossare la consueta responsabilità oltre i confini bellunesi. Che questo potesse essere l’epilogo della terza chiama il candidato alla guida per i prossimi anni lo aveva capito già l’altra sera, nel momento in cui si era diffusa la notizia del ritiro di Mario De Bon, che due mesi fa aveva ottenuto 19 voti, commentati con una certa delusione, poiché alla conta dell’urna ne mancavano almeno quattro, cinque su quelli previsti. 
I GIOCHI POLITICI
«Chi ha lasciato la scheda bianca – commenta il primo cittadino di Comelico Superiore – lo ha fatto nella consapevolezza che non ci sarebbe stato alcun presidente. Il ritiro avvenuto a poche ore dalla votazione faceva chiaramente intuire che sarebbe andata in questo modo, naturale conseguenza di un mancato accordo. Sono convinto che le schede bianche non siano riferite alla persona, ma calcolate politicamente. A questo punto, però, dobbiamo essere corretti, nei confronti dei cittadini, e spiegare che l’elezione per la presidenza del Consorzio Bim rientra nelle votazioni politiche e vanno indicati chiaramente i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra. La provincia è chiamata ad una maturità, ora assente, e a fare una valutazione complessiva, altrimenti, con onestà, dobbiamo dire che è una questione politica, evitando giochetti che possano dar adito a votazioni come questa». Una pagina, insomma, che pareva già esser scritta, anche perché all’orizzonte non si intravedeva, né si intravede, una sintesi condivisa. «Tra le parti non c’è alcun accordo per un eventuale programma – continua Marco Staunovo Polacco – e non so se vi sia lo spazio per un’ipotesi di questo genere. A livello personale non ho riscontrato alcun segnale di rilassamento. Il Consorzio Bim, invece, è un ente che ha bisogno di condivisione e convergenza».
AUTUNNO CALDO
E si prospetta un autunno e un inizio d’inverno caldi per il Bellunese. L’agenda delle stanze dei bottoni dei palazzi del capoluogo è quanto mai fitta di appuntamenti per i prossimi mesi: per San Martino, salvo ulteriori improbabili colpi di scena, verrà eletto il nuovo presidente del Consorzio Bim e chiusa questa partita se ne aprirà, se non contemporaneamente subito all’indomani, quella per la presidenza di Palazzo Piloni. Nei primi mesi dell’anno nuovo dovrà poi essere rinnovato il Consiglio provinciale. E in mezzo al guado si collocano le elezioni del prossimo 3 ottobre per il rinnovo di ben otto amministrazioni comunali. Tanta carne al fuoco, con il capitolo pure dei rifiuti. Di instabilità parla anche il sindaco di Comelico Superiore. «La situazione registra a livello provinciale – commenta Staunovo, pronto a raccogliere il testimone da Umberto Soccal – un’importante incertezza. L’augurio è che, per fine anno, l’instabilità si trasformi in stabilità, anche perché stiamo lavorando per partite economiche importanti per il territorio, che vanno poi gestite e che le schede bianche non aiutano». E in tanta confusione c’è chi invoca un “Draghi” bellunese. 

Ultimo aggiornamento: 08:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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