«In Comelico, senza vigili, i controlli anti covid sono impossibili»

Domenica 14 Novembre 2021 di Yvonne Toscani
La scuola di Santo Stefano, chiusa fino a martedì

COMELICO - Impossibile controllare il territorio del Comelico sul fronte del virus. Gli organici delle istituzioni ridotti all’osso non permettono di verificare il rispetto delle norme di contenimento della diffusione del covid19, come richiesto in questa ennesima emergenza, dovuta alla quarta ondata. Le polizie municipali sono, ormai da lungo tempo, sotto organico. La sottolineatura arriva dal presidente dell’Unione montana comeliana,  Giancarlo Ianese, che comunque sul proprio territorio comunale, di San Nicolò, riesce a procedere con alcuni accertamenti: «Non possiamo controllare come dovremmo, poiché manca il personale: difficile verificare senza vigili urbani». Purtroppo anche le altre forze dell’ordine, come carabinieri e guardia di finanza, non navigano nell’oro, per quanto riguarda i numeri dei militari presenti nelle caserme. «La speranza è solo che l’emergenza rientri – continua il presidente dell’Um – e che la situazione, dovuta essenzialmente a focolai familiari, non peggiori».
SOPRALLUOGO
Venerdì in Comelico è arrivata anche la direttrice generale dell’Ulss Dolomiti, Maria Grazia Carraro, che non ha nascosto la profonda preoccupazione per quanto sta accadendo nel comprensorio. «È abbastanza allarmata – racconta Ianese –. Lo è soprattutto perché rischiamo di replicare la situazione dello scorso anno, quando è mancato pochissimo dall’istituzione della zona rossa». I numeri, fortunatamente, parlano di una discesa dei casi positivi. Per esempio, a San Pietro, in pochi giorni essi sono passati da 32 a 26. In base alle cifre note al presidente dell’Unione montana, complessivamente, tra il Piave e il Padola la positività si attesta su una settantina di casi. L’ambito maggiormente coinvolto riguarda la scuola.
SCUOLA CHIUSA 
Dopo la chiusura dell’intero plesso scolastico di San Pietro, stessa sorte tocca a quello di Santo Stefano, il cui sindaco, però, accoglie solo in parte la richiesta del Dipartimento di prevenzione, che avrebbe voluto, dato l’importante incremento di casi positivi, con prevalente interessamento di bambini e ragazzi, frequentanti le elementari e le medie, la sospensione delle attività didattiche almeno fino a venerdì prossimo, 19 novembre. L’ordinanza urgente del sindaco, Oscar Meneghetti, per il momento, fissa la sospensione fino a martedì compreso, pensando ad un’eventuale proroga qualora i risultati dei prossimi tamponi (la maggior parte di questi sarà effettuata entro domani) fossero sfavorevoli e considerando i contagi legati ai nuclei familiari. Come nel vicino comune di San Pietro, anche a Santo Stefano il provvedimento si è reso necessario come rafforzamento delle misure di contenimento a tutela della salute pubblica. L’attività di segreteria, svolta per tutto l’istituto comprensivo comeliano, rimarrà invece aperta per garantire gli adempimenti burocratici connessi alle criticità del momento. Anche il personale ata potrà continuare l’attività lavorativa.
EVENTI CANCELLATI
Per l’evoluzione dell’epidemia e su raccomandazione sempre del Dipartimento sono “saltati” anche i due saloni dell’orientamento per gli alunni di seconda e terza media, previsti oggi, a Pieve, e domenica prossima a Santo Stefano ed organizzati dall’Istituto d’istruzione superiore Enrico Fermi. Per la stessa motivazione stanno saltando i vari eventi in programma, come la castagnata di Costalta, il cui gruppo organizzatore ha rinviato l’evento, organizzato con il consueto entusiasmo, passione e, soprattutto, in buona fede.

Ad oggi, insomma, la situazione in Comelico, soprattutto nei Comuni maggiori, non consente lo svolgimento in tranquillità di alcuna manifestazione. E gli eventi pianificati nelle prossime settimane vengono “congelati”. Nel frattempo continua l’attenzione dell’azienda sociosanitaria che propone ancora una seduta vaccinale ad accesso libero in Comelico. L’appuntamento è per giovedì 25 novembre, al palasport di Santo Stefano, dalle 15.30 alle 18, per tutte le categorie vaccinabili.

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