Collegamento sciistico tra Comelico e Pusteria: sì dopo 20 anni, piano da 40 milioni

Giovedì 2 Febbraio 2023 di Lucio Eicher Clere
Il carosello sciistico tra Comelico e Pusteria

BELLUNO  - Dopo vent’anni di no, la Soprintendenza ai beni ambientali del Veneto ha detto sì. E così quello che è stato il sogno di sindaci, politici e imprenditori bellunesi e altoatesini può diventare realtà. Perché sugli impianti sciistici che dovrebbero collegare il Comelico alla val Pusteria (costo previsto una quarantina di milioni) erano d’accordo tutti, eccetto uno: la Soprintendenza. Il suo veto è stato un esempio di come la burocrazia possa ostacolare la realizzazione di progetti utili allo sviluppo di un territorio. Ora il progetto è stato leggermente cambiato ed è arrivato il via libera: il Veneto potrà collegarsi con l’Ost Tirol austriaco attraverso il carosello sciistico Padola - Sesto - Sillian: la Soprintendenza di Venezia ha dato parere favorevole al progetto di collegamento impiantistico tra Padola di Comelico e Passo Monte Croce, sbloccando una situazione che teneva fermi i programmi amministrativi del Comune di Comelico Superiore, ma soprattutto le aspettative della gente della vallata del Comelico. In particolare gli operatori economici, che ritengono fondamentale, per un futuro sostenibile, la possibilità di collegarsi con il carosello sciistico di Sesto Pusteria, che si amplierà nei prossimi anni fino in Austria.

LA STORIA
È dai primi anni Duemila che l’amministrazione comunale di Comelico Superiore aveva ideato uno sviluppo turistico della zona di Valgrande, con la costruzione di un centro termale, un camping e il collegamento impiantistico con Passo Monte Croce, per agganciare la vallata del Comelico con quella della Pusteria.

Ma i tentativi di ottenere il parere favorevole della Soprintendenza di Venezia andarono tutti a vuoto, anche per l’opposizione al progetto da parte dei gruppi ambientalisti. A credere nella bontà di una porta a sud per il carosello sciistico di Sesto è stato, nei primi anni Dieci, il magnate dello speck Franz Senfter, presidente della società Drei Zinnen, che gestisce tutti gli impianti e le strutture collegate del comprensorio di Sesto e San Candido. Acquistando l’impianto di Padola e rendendosi disponibile ad investire oltre 10 milioni di euro, insieme ai 30 milioni messi a disposizione del Comune di Comelico Superiore, la Drei Zinnen e il Comune di Comelico Superiore sono riusciti a trovare un accordo con la Soprintendenza e con il Ministero dell’ambiente. Il compromesso ottenuto permetterà di realizzare gli impianti di risalita e le infrastrutture di appoggio. Nel progetto della Drei Zinnen è prevista la costruzione di una cabinovia che, dalla attuale stazione di Orto del Toro, dietro Passo Monte Croce, raggiungerà la cima del monte Hochgruben a quota 2540 metri per scendere e risalire con gli impianti realizzati dal tirolesi da Sillian. 



LE REAZIONI
Secondo Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno, «è stata una partita lunga, complicata, per certi versi estenuante, ma la forza di un territorio e la caparbietà di un uomo come Franz Senfter hanno vinto. Si apre una nuova fase per il Comelico, i suoi abitanti e le sue tante imprese. Spiace che si debba sempre aspettare così tanto, che la burocrazia, in tutta questa storia, abbia dato il peggio di sé, ma adesso bisogna guardare al futuro, agganciando questo grande progetto di valorizzazione agli stessi Giochi Olimpici. Dobbiamo poi rimanere fiduciosi riguardo alla sentenza del Consiglio di Stato sui vincoli, altra partita fondamentale per il futuro di questa terra che non ha mai abbassato la testa e mai lo farà». Il sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo Polacco, è fiducioso: «Il progetto è stato costruito integrando ambiente, cultura, storia, sviluppo, con una visione verso il futuro, inserendo anche elementi di studio sul sito Unesco e alla neutralizzazione delle emissioni di carbonio». 

Ultimo aggiornamento: 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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