Comelico, in vent'anni perso il 20 per cento delle imprese

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Yvonne Toscani
Comelico, in vent'anni perso il 20 per cento delle imprese

BELLUNO - In un ventennio il Comelico perde oltre 20 per cento delle imprese attive, cioè di quelle aziende che, iscritte nello specifico Registro, esercitano l'attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto.

Dal 2000 in poi la decrescita è stata costante, in alcuni anni nemmeno lenta, passando dalle 706 ditte di fine millennio alle 560 del 2021. Un inesorabile decremento che equivale a 20,7 punti percentuali.


LE CINQUE REALTÀ
Con una forbice tra le cinque realtà comunali che va dal meno 64 per cento di Danta al solo meno 8 per cento di San Nicolò. Nel comune più alto del comprensorio le serrande sono rimaste via via abbassate per 23 imprese, che partite in 36 si sono ritrovate in 13. Quarantanove erano attive a San Nicolò e restano in 45. All'interno di questi due estremi si collocano gli altri tre comuni comeliani: Comelico Superiore, San Pietro e Santo Stefano. Il primo chiude il lungo periodo di analisi con 57 imprese che hanno cessato l'attività: erano 270 nel 2000 e sono rimaste in 213 (pari a -21%); il secondo passa da 131 a 102 (meno 29 unità, pari a -22%); il terzo limita l'esodo da 220 a 187 (meno 33 unità), con una differenza percentuale al ribasso di 15.


IN CALO ANCHE GLI ADDETTI
Nel periodo più limitato di analisi, dal 2012 al 2019, proporzionalmente diminuiscono anche gli addetti e le unità locali, cioè i luoghi operativi o amministrativi delle imprese: rispettivamente di circa il 15 e 12 per cento. Nel 2019, complessivamente in Comelico, gli addetti si sono fermati a 1.241 (nel 2012 erano 1.457), suddivisi tra i 446 di Comelico Superiore, i 54 di Danta, i 109 di San Nicolò, i 162 di San Pietro e i 470 di Santo Stefano. Per addetti o persone occupate si intendono i lavoratori dipendenti e indipendenti che esercitano un'attività a tempo pieno o parziale nell'impresa.


I CALCOLI ISTAT
Le persone occupate sono calcolate in termini di media annua, pertanto i valori relativi agli addetti non sono numeri interi e derivano dalla somma dei lavoratori medi di entrambe le categorie. La fotografia numerica delle unità locali, con il cui termine l'Istat definisce il luogo in cui viene effettuata la produzione, la distribuzione di beni o la prestazione di servizi, segna, invece, un passaggio da 616 a 544, con il dato significativo che arriva dal tessuto economico sannicolese dove non si registra alcuna differenza tra i due estremi temporali.


L'EVOLUZIONE
Si tratta di dati significativi sulla continua evoluzione della struttura economica del Comelico: essi richiedono una riflessione e possono costituire un valido supporto per chi opera scelte amministrative ed intende dettare l'agenda per il futuro del territorio, con l'obiettivo di cogliere e vincere le sfide.

Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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