In coma dopo il pestaggio: Daniele ha una bimba di 2 mesi. Caccia gli aggressori

Mercoledì 20 Gennaio 2021
Daniele Vecellio Patis, 36 anni, in coma farmacologico dopo il pestaggio
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AURONZO DI CADORE - Aggredito brutalmente all’uscita del bar, la procura procede per tentato omicidio a carico di ignoti. Vittima del pestaggio Daniele Vecellio Patis, 36 anni, originario della frazione di Reane, residente a Macerata con la compagna Valentina Smith e la figlia Ada di soli due mesi. Vecellio si trova ricoverato in coma farmacologico all’ospedale di Torrette ad Ancona dopo il pestaggio da parte di tre stranieri, pare albanesi, avvenuto sabato sera in via Cavour a Macerata dove l’uomo risiede da tempo, dipendente di una ditta edile. 


TRAUMA CRANICO E FRATTURE
Ieri la mamma Graziella Giorgi e il papà Vittorio sono scesi ad Ancona per stargli vicino.

Da quanto si è appreso, i medici avrebbero provato a svegliarlo, ma Vecellio si sarebbe agitato al punto che si sarebbe preferito lasciarlo nel “sonno profondo”. Riscontrate fratture multiple soprattutto alle costole, oltre al grave trama cranico. La prognosi è riservata.


Gli amici cadorini si sono subito mobilitati con una raccolta fondi avviata da Giacomo Maroldo, capo delle Protezione civile del Centro Cadore che più volte avrebbe avuto contatti con Vecellio in occasione delle ripetute discese nelle Marche del post-terremoto, in particolare Camerino. L’ultimo incontro è stato invece a giugno, in occasione di un raduno di bellunesi migrati in altre regioni.


SOLIDARIETÀ DAGLI AMICI
«Non saranno tanti - scrive Maroldo sul profilo facebook di Vecellio -, ma è sempre un piccolo aiuto per Valentina e la piccola Ada in queste triste momento. Noi tutti vi siamo vicini. Roccia non mollare stringi i denti». Tra le persone vicine anche il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi.


IL MOVENTE
Sabato sera il 36enne era appena uscito da un bar con un amico, quest’ultimo si era intrattenuto con degli amici quando tra Vecellio e gli stranieri sarebbe successo qualcosa (che cosa, potrà dirlo solo la vittima). Non è chiaro se una parola di troppo, un gesto o cosa, ciò che è chiaro è che gli aggressori lo hanno bloccato e picchiato finché la vittima non è caduta a terra battendo violentemente la testa. Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti della Volante di Macerata, coordinati dal commissario capo Lorenzo Commodo, il giovane, sedato, prima era stato trasportato all’ospedale del capoluogo e poi nella struttura sanitaria regionale di Torrette. 


CACCIA AGLI AGGRESSORI
«Confido nell’operato della polizia affinché si chiarisca quanto avvenuto sabato sera in corso Cavour, le indagini sono ancora in corso e attendiamo l’esito delle stesse», ha commentato a caldo il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli. Gli agenti della Squadra Mobile guidata dal commissario capo Matteo Luconi sono impegnati in mirate indagini per ricostruire l’accaduto e risalire all’identità degli aggressori, al vaglio degli investigatori ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste nella zona in cui è avvenuta l’aggressione. L’occhio elettronico infatti potrebbe aver ripreso gli aggressori in fuga e fornire elementi importanti agli inquirenti.

Ultimo aggiornamento: 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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