Ennesimo scippo geografico in ambito di promozione turistica. Ma questa volta, ad appropriarsi della caratteristica chiesetta di Colle Santa Lucia o del suggestivo passo Giau, non sono, come è già successo, le Province o le Regioni a statuto speciale. Il fatto ha sapore tutto locale perché a far perdere dignità geografica e culturale al piccolo paese ladino è stato il Consorzio Dmo Dolomiti nelle proprie pubblicazioni. «Ciò denota una profonda mancanza di conoscenza del territorio lesiva della nostra immagine e della nostra identità», taglia corto l'assessore al turismo Maurizio Troi che, presa carta e penna, ha scritto ai diretti interessati segnalando i vari strafalcioni.
ALL'ORIGINE
A rovinare la giornata all'Amministrazione di Colle Santa Lucia è stato il Volume 1 realizzato dal Consorzio Dmo Dolomiti con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Belluno, Fondazione Unesco Dolomiti e Fondo comuni di confine. «Non possiamo non esprimere il nostro assoluto dissenso nel constatare che nel testo promozionale usato in varie fiere nazionali e internazionali - spiega l'assessore Troi - la chiesa di Colle Santa Lucia, emblema del paese, è stata identificata come Val Fiorentina e Selva di Cadore; che l'Istituto ladino di Colle, Livinallongo e Cortina, con sede proprio a Colle e pietra miliare della nostra cultura, appare con la dicitura Estate a Rocca Pietore; che il passo Giau, esempio di conservazione dell'ambiente montano e di gestione oculata da parte del Comune di Colle Santa Lucia, viene inserito con la didascalia Val Fiorentina /Selva di Cadore». Una frittata di inesattezze che non sono andate proprio giù. «Passi se a scrivere i testi e abbinare foto fosse stata un'agenzia d'oltre oceano che nulla sa del Bellunese - sottolinea Troi - ma che a condensare tanti sbagli sia stata Dmo, con sede a Belluno e con dipendenti che vivono in zona, è inaccettabile. E di svarioni ce ne sono altri: il paese di Larzonei abbinato a Rocca Pietore invece che a Livinallongo o Selva con le indicazioni dello Iat di San Vito».
L'AMAREZZA
«Rispettare l'abc della geografia e della storia - conclude l'assessore Troi - è doveroso. Colle Santa Lucia è anticamente territorio ladino, parte della vallata, con Livinallongo, denominata Fodom/Col. Peculiarità che in questo volume è stata ignorata. È anche una questione di mancanza rispetto per la comunità collese».
Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 09:33
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A rovinare la giornata all'Amministrazione di Colle Santa Lucia è stato il Volume 1 realizzato dal Consorzio Dmo Dolomiti con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Belluno, Fondazione Unesco Dolomiti e Fondo comuni di confine. «Non possiamo non esprimere il nostro assoluto dissenso nel constatare che nel testo promozionale usato in varie fiere nazionali e internazionali - spiega l'assessore Troi - la chiesa di Colle Santa Lucia, emblema del paese, è stata identificata come Val Fiorentina e Selva di Cadore; che l'Istituto ladino di Colle, Livinallongo e Cortina, con sede proprio a Colle e pietra miliare della nostra cultura, appare con la dicitura Estate a Rocca Pietore; che il passo Giau, esempio di conservazione dell'ambiente montano e di gestione oculata da parte del Comune di Colle Santa Lucia, viene inserito con la didascalia Val Fiorentina /Selva di Cadore». Una frittata di inesattezze che non sono andate proprio giù. «Passi se a scrivere i testi e abbinare foto fosse stata un'agenzia d'oltre oceano che nulla sa del Bellunese - sottolinea Troi - ma che a condensare tanti sbagli sia stata Dmo, con sede a Belluno e con dipendenti che vivono in zona, è inaccettabile. E di svarioni ce ne sono altri: il paese di Larzonei abbinato a Rocca Pietore invece che a Livinallongo o Selva con le indicazioni dello Iat di San Vito».
L'AMAREZZA
«Rispettare l'abc della geografia e della storia - conclude l'assessore Troi - è doveroso. Colle Santa Lucia è anticamente territorio ladino, parte della vallata, con Livinallongo, denominata Fodom/Col. Peculiarità che in questo volume è stata ignorata. È anche una questione di mancanza rispetto per la comunità collese».
