Processo per la maxi-rissa, la Procura sbaglia imputato: «Ero in Belgio, ecco le prove»

Sabato 10 Aprile 2021 di Davide Piol
La rissa scoppiò alla sagra di Polpet di Ponte nelle Alpi, diversi i feriti (foto archivio)
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PONTE NELLE ALPI - Pasticcio nell’inchiesta “Cobra gang”: la Procura sbaglia persona e indaga un ragazzo totalmente estraneo ai fatti.

Anzi, nel periodo in contestazione, Hicham Bouchtaoui (questo il suo nome), originario del Belgio e residente a Mel, non si trovava nemmeno in Italia. «Hanno confuso due persone con lo stesso nome – ha spiegato l’avvocato Mina Ombretta Ponticiello – Il mio assistito era in volo verso il Belgio e non poteva aver commesso i fatti». Perciò è stato prodotto il biglietto aereo e il pm l’ha estromesso dall’inchiesta. Al suo posto è stato indagato Hicham Moussayer, un ragazzo della stessa età ma residente a Longarone. Insieme a lui, nel fascicolo aperto dal pm, altri 10 ventenni. 


LUNGA SERIE DI REATI

Numerose le ipotesi di reato, tra cui violenza sessuale di gruppo, stalking, rissa, rapina, lesioni, violenza privata. Sarebbero questi i “guai” in cui si sono messi gli undici ventenni della banda che, secondo quanto ipotizzato nell’indagine, avrebbero terrorizzato alcuni ragazzi da agosto 2018 a marzo 2019. Iscritti a vario titolo nel registro degli indagati ci sono: Daniele Fenti, 20 anni di Belluno, Sofian Dhahi, 19enne nato a Pieve di Cadore, Fahed Lambarki, 19enne nato a Belluno residente a Longarone (per lui tra le ipotesi di reato non c’è la violenza sessuale di gruppo), Mohamed Bouchtaoui, 20enne nato in Marocco residente a Mel, Hicham Moussayer (per lui tra le ipotesi di reato non c’è la violenza sessuale di gruppo), Franceso Burigo, 20enne residente a Soverzene, Younes Raouf Mazaz, 23enne nato in Marocco residente a Belluno (anche per lui non si ipotizza il reato di violenza sessuale di gruppo), Fioralb Shaqja, 21enne nato a Pieve di Cadore e residente a Ospitale (per lui si ipotizzano solo le lesioni), Andrea Guarnieri, 20enne bellunese, A.M. di origine marocchina, 19enne, minorenne all’epoca dei fatti e Anoir El Kamali 19enne nato a Napoli e residente a Limana (per lui si ipotizzano solo stalking e lesioni). 


UDIENZA PRELIMINARE

L’udienza preliminare di ieri mattina, nella stanza al terzo piano in Tribunale a Belluno, è stata rinviata perché uno degli avvocati è a casa con il covid. Alcuni hanno già deciso che risarciranno il danno e chiederanno un patteggiamento, altri sono disposti ad andare fino in fondo, quindi a processo, e dimostrare la loro innocenza. Altri ci devono pensare. C’è poi un avvocato che ha sollevato un problema. Il suo assistito, all’epoca dei fatti, non aveva ancora compiuto 18 anni (mancavano pochi giorni) e quindi la sua posizione dovrebbe essere valutata dal Tribunale per i minorenni di Venezia, non da quello bellunese. Si è trattato di un altro errore da parte della Procura della repubblica. Gli avvocati hanno più di due mesi per organizzarsi. 


LESIONI E VIOLENZA SESSUALE

Il gup ha rinviato all’udienza del 24 giugno. La banda avrebbe cominciato ad agire alla sagra di Polpet, tra fine agosto e inizio settembre del 2018. È in quei giorni che, secondo la Procura, si verificò una vera e propria rissa che si chiuse con lesioni gravissime ai danni di un 18enne che riportò una frattura del cranio. Ma ci furono altri 4 feriti. Tra le ipotesi di reato anche la violenza sessuale di gruppo che sarebbe avvenuta sempre nello stesso periodo, ovvero durante la sagra. La Cobra gang avrebbe palpeggiato alcuni coetanei. Fatto che sarebbe poi ricapitato il 19 novembre. Il pubblico ministero contesta al gruppo anche rapine e atti persecutori. Per questo motivo, nello stesso anno, scattarono le perquisizioni, all’alba, da parte poliziotti della Mobile della Questura, con il supporto degli operatori della polizia di Stato di Padova, arrivati con il cane antidroga Aiko. Furono sequestrati pc e cellulari per cercare traccia di quelle folle gesta. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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