In vista delle Olimpiadi invernali 2026, fra le opere principali restano le due varianti alla statale 51 di Alemagna, a Longarone e a Cortina. Lo ha confermato ieri Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, al primo tavolo congiunto sui Giochi di Milano – Cortina, voluto a Verona, città che ospiterà la cerimonia di chiusura del grande evento sportivo. «Sul miliardo di euro che abbiamo già in mano per le infrastrutture olimpiche, 325 milioni sono dedicati al Veneto – ha confermato Zaia – e tra queste ricordiamo le varianti di Cortina d'Ampezzo e Longarone».
L'INVESTIMENTO
Dalle opere stradali, Zaia è passato agli impianti sportivi specifici, da utilizzare per i Giochi: «C'è il tema delle infrastrutture sportive, sulle quali abbiamo già 145milioni di euro e un incremento delle partite di finanziamento. C’è la volontà che queste opere vedano la luce prima del 2026, quindi prima delle Olimpiadi». Zaia si è incontrato a Verona con il viceministro Alessandro Morelli e i presidenti delle Regioni e delle Province autonome coinvolte nelle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026: Attilio Fontana per la Lombardia, Arno Kompatscher per Bolzano e Maurizio Fugatti per Trento. Sul tavolo di coordinamento è stato illustrato un piano di investimenti per undici miliardi di euro: «Vogliamo essere pronti - ha spiegato Morelli - per il più importante avvenimento nel nostro Paese nei prossimi anni, al termine di una tragedia legata alla pandemia e di conseguenza alla crisi economica».
LA SCADENZA
«In ogni caso -ha detto ancora Morelli- la scadenza per la consegna delle opere non è il 2026, ma l'anno precedente», ha concluso Morelli. La variante di Cortina alla 51 di Alemagna, concordata a febbraio fra Anas, Regione Veneto e amministrazione comunale di Cortina, porterà il traffico fuori dal paese. Sarà realizzata un’unica galleria, lunga quattro chilometri e 200 metri, sulla destra orografica del torrente Boite. L’imbocco sarà sotto via delle Guide alpine, con una discesa dalla località La Riva; l’uscita a nord dell’abitato di Ra Era, appena oltre gli alberghi Des Alpes e Nord. Per il passaggio completo all’esterno del centro erano previsti 200 milioni di euro; se ne sono aggiunti 40 per l’allungamento della galleria.