«Cimiteri, un disastro: stanno tutti cadendo a pezzi, anche le tombe dei caduti in guerra»

Domenica 14 Febbraio 2021 di Federica Fant
«Cimiteri, un disastro: stanno tutti cadendo a pezzi, anche le tombe dei caduti in guerra»

BELLUNO - «Abbiamo i cimiteri che vanno a pezzi». Il consigliere comunale del Gruppo Misto, Fabio “Rufus” Bristot, chiede politiche cimiteriali che restituiscano la dignità dei luoghi sacri negli ultimi anni finiti più alle cronache per degrado, erbacce e proteste dei famigliari dei defunti. «Questi luoghi e immobili devono essere trattati con maggior rispetto – rappresenta il consigliere -. Si pensi all’accesso di Prade, (il cimitero urbano all’ingresso ovest della città Ndr) dove i cipressi del viale, in questi anni, si sono via via seccati, ma le cippaie sono rimaste lì, allo scoperto e non è stato provveduto a nessun altro tipo di ripiantumazione». Bristot porta anche un altro esempio che fa riflettere. «Ci sono poi una serie di lapidi a ricordo di chi perse la vita durante il primo conflitto mondiale al camposanto di Prade - ricorda il consigliere -, un tratto di cimitero lasciato all’incuria del tempo. Spesso vengono posate delle rose a ricordo di quelle persone morte, ma vengono tranciate negli interventi di sfalcio, insieme ai fiorellini che vengono talvolta portati su quelle tombe. Potrà essere un aspetto minore, ma dà la misura di come l’amministrazione gestisca gli aspetti più grandi».
LE DOMANDE
«Le politiche cimiteriali vanno prese in mano una volta per tutte», sottolinea Bristot che chiede al sindaco se sia stato fatto un bando per la gestione dei camposanti. E se esiste un piano di medio periodo per recuperare anni di abbandono del settore. «Basta con la scusa della coperta corda – prosegue Bristot del Gruppo Misto -, Belluno ogni giorno perde un pezzo. Va riconosciuto che fino ad una decina di anni fa la gestione ordinaria dei cimiteri era normale, perché tenere in piedi una serie di camposanti in una città come Belluno non ha mai comportato sforzi enormi. Ma negli ultimi nove anni la situazione è precipitata». Fabio Bristot, ammette di non frequentarne molti di cimiteri, ma dice di «mettersi nei panni di un credente che va a cercare un attimo di pace e di serenità e soprattutto decoro vicino alle tombe dei propri cari». In questi anni si è «dimostrato come una gestione folle delle politiche cimiteriali abbia in qualche modo evidenziato i limiti dell’amministrazione di Massaro, che ha praticamente distrutto tutta la pianificazione che c’era prima. Prova e riprova è che negli ultimi anni, soprattutto nell’ultimo quinquennio, abbiamo avuto erba tagliata nei cimiteri in modo approssimativo, con grandissimo ritardo, in alcuni occasioni le erbacce infestanti superavano addirittura le altezze delle lapidi». 
ANNI DI DEGRADO
Ci sono stati momenti in cui il servizio è stato affidato all’Unione montana, altri ad una cooperativa, altri con risorse interne e in economie.

Nel frattempo, «oltre alle erbacce – prosegue Fabio Bristot -, andava dilapidato quel patrimonio legato alle tombe stesse, alle colombaie e in genere a tutte le strutture dei cimiteri, con particolare riferimento a Prade». «Inviterei tutta la giunta - dice il consigliere - a prendere contezza di come sia ridotto il cimitero urbano più importante del comune». Bristot fa capire come sia forse giustificabile che per un semestre, un anno, forse anche due «si sia sbagliato qualcosa con riguardo le politiche cimiteriali, ma non è possibile che per nove anni consecutivi i cittadini di Belluno debbano assistere ad un caos irrefrenabile come è ora». Poi le richieste esplicite: «Si è pensato ad un bando di affidamento per la gestione dei cimiteri per quanto attiene il taglio delle erbe e del ghiaino, il ripristino di certi settori, pietre, cordoli pulizia di tombini? O arriveremo tra un mese ad una gestione forsennata? Si è pensato di fare un capitolato con un disciplinare particolare da seguire, per cui il soggetto che si aggiudica l’appalto, debba seguire con rigore e ci sia un assessore che controlla? Infine domando, è mai stato fatto un investimento o sono stati richiesti fondi specifici per procedere ad una manutenzione conservativa dei nostri cimiteri?». 

Ultimo aggiornamento: 09:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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