Il volo di 35 metri nel torrente, Andrea muore a 29 anni: «Era un amico per tutti»

Domenica 12 Luglio 2020 di Giuditta Bolzonello
Andrea Zandanel

CIBIANA - «Un ragazzo tranquillo che ha sempre partecipato al karaoke cantando con piacere».  Il sindaco di Cibiana Mattia Gosetti, che di canto se ne intende, ricorda così Andrea Zandanel, 29 anni appena, morto venerdì sera precipitato con la sua auto nel torrente Boite. Una notizia che ha profondamente addolorato l'intera comunità cibianese, «siamo pochi, 400 appena, ci conosciamo tutti, e tutti siamo i vicini di Andrea, il paese intero è in lutto» assicura Gosetti. 

IL RECUPERO DEL MEZZO
Una tragedia che si è consumata verso sera, sull'ora dell'incidente non ci sono certezze, l'allarme è stato dato alle 21 circa ma non si sa quanto prima la Golf che guidava il giovane abbia sfondato il guard rail precipitando per 35 metri nel greto del Boite. L'allarme è arrivato alla Centrale del 118 contattata da un passante che, imbattutosi nel guard rail sfondato all'altezza del ponte per Cibiana, si è affacciato e ha visto un'auto rovesciata nel greto, 35 metri più in basso. I mezzi di soccorso si sono subito attivati con sirene spiegate lungo la statale di Alemagna per raggiungere il bivio che scende verso il ponte. Solo ieri i vigili del fuoco hanno recuperato il veicolo. 

DECESSO IMMEDIATO
Sul posto anche l'elicottero del Suem con un verricello di 60 metri che ha sbarcato medico e tecnico di elisoccorso che hanno solamente potuto constatare il decesso del giovane; di concerto con i vigili del fuoco, il soccorso alpino di Pieve ha recuperato la salma. Cause e dinamica sono al vaglio dei carabinieri di Pieve di Cadore intervenuti con i vigili del fuoco e il soccorso alpino; la salma è stata subito messa a disposizione della famiglia, lunedì 13 luglio sarà celebrato il funerale alle 15 nella parrocchiale di San Lorenzo, alle 14.30 ci sarà la recita del rosario. L'ingresso in chiesa sarà regolamentato secondo le norme vigenti. 

LA FAMIGLIA
Andrea, che lavorava a Cortina, stava scendendo da Venas diretto a Cibiana: abitava con i genitori, Mariateresa e Timante, nella borgata di Masariè, la sorella Chiara si è sposata da poco. Lo strazio dei suoi cari è condiviso da amici e conoscenti, dall'intera comunità di Cibiana. La 347 è una strada stretta e pericolosa, il passaggio sul vecchio ponte che supera il torrente è ostico, «che sia una strada problematica è un dato di fatto non lo dice solo il sindaco» commenta Mattia Gosetti che non riesce a capacitarsi, lui come tutti in paese, di come abbia potuto accadere un incidente tanto tragico. 

VOLONTARIATO
Andrea lo ricorda non solo appassionato di canto, ma anche impegnato nel volontariato, sempre pronto a dare una mano, ancora il sindaco: «Nell'ultimo periodo lo vedevo poco, giusto sulla terrazza di casa, ci si scambiava un saluto; purtroppo da quando il bar del paese ha chiuso sono mancate le occasioni di incontrarsi fra paesani e così è stato anche con Andrea». Cibiana ha perso un luogo di incontro ed aggregazione, e prima c'erano stati i mesi di isolamento, tutti in casa e le occasioni per vedersi si sono ridotte se non azzerate.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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