Chiude l'ultima banca in zona industriale. Il sindaco: «Sconfitta per tutti»

Martedì 25 Maggio 2021 di Giovanni Santin
La sede a Paludi di banca Intesa

ALPAGO - Il destino dello sportello di Banca Intesa nella zona industriale di Paludi, in Comune di Alpago è ormai segnato: il punto chiuderà. E ciò avverrà a breve. Tuttavia l’amministrazione comunale guidata da Umberto Soccal sta lavorando su due piani: da una parte il tentativo è di cercare di convincere la già citata banca a mantenere in loco almeno il bancomat; dall’altra sta facendo analoga operazione con altri Istituti bancari per verificare se ci sia qualcuno pronto a subentrare. Quel che è certo è che, al momento, in i Alpago non mancano né l’amarezza né la preoccupazione. E le considerazione sono dello stesso segno. 
«I responsabili di Banca Intesa sono venuti in Municipio qualche settimana fa – fa sapere il sindaco Umberto Soccal – e ci hanno semplicemente comunicato che, in ottemperanza ad indicazioni ricevute dall’alto, la sede della banca nella zona industriale di Paludi sarebbe stata chiusa». Non appena conosciute le intenzioni della banca, il sindaco ha immediatamente cercato di contenere i danni: «Ho chiesto che almeno assicurassero la presenza e il servizio del bancomat. Ma le persone che sono venute a riferire la decisione della banca, ci hanno riferito che questa possibilità non era prevista e che avrebbero comunque chiesto alla dirigenza se c’erano margini di manovra». 
SI CERCANO ALTERNATIVE
Ma dalla data dell’incontro non è più accaduto niente. Contestualmente, come si diceva, l’amministrazione comunale alpagota ha cominciato a muoversi anche con gli altri Istituti bancari presenti nel territorio comunale per chiedere la disponibilità a subentrare in zona Paludi, almeno con un servizio di un bancomat. 
RESTANO SOLO QUATTRO SEDI
Dopo la ormai imminente chiusura di questo sportello, in Alpago ne rimarranno in attività ancora quattro: due in località Puos (Unicredit e Banca Intesa), uno a Farra (Unicredit) ed un ultimo a Bastia (Cortina Banca). Riferito delle mosse fatte dal sindaco Soccal e dai suoi collaboratori, l’amministrazione comunale non ha altri margini di manovra. Ma egli non rinuncia ad esprimere la propria amarezza: «Sarebbe sicuramente un fatto negativo che una zona come quella industriale di Paludi rimanesse priva di banche e la cosa che più mi preoccupa è che, appunto, venga tolto anche il servizio di bancomat: sono circa 2.000 gli operai che lavorano nella fabbriche del luogo e che rimarranno privi di questo servizio. Ed è un brutto segnale sia per il territorio comunale sia per l’intera provincia. Perché la gente va dove ci sono servizi, non dove vengono tolti». Poi il primo cittadino precisa quale la sua speranza: «Che rimanga almeno il servizio bancomat di tipo Atm (ndr, Automated teller machine), quello cioè che permette, per esempio, anche di pagare e bollette». 
 

Ultimo aggiornamento: 11:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci