Riapre al culto dopo due anni la chiesa in bilico sul dirupo

Domenica 30 Aprile 2023 di Giuditta Bolzonello
Chiesa in bilico sul dirupo

VALLE DI CADORE (BELLUNO) - È il simbolo di un’intera vallata, ma per oltre due anni è rimasta chiusa perché era pericolante.

Ma ora siamo a una svolta: i lavori sono conclusi e la chiesa di Valle di Cadore continuerà a svettare su quello sperone di roccia che strapiomba nel vuoto scavato nei secoli dal torrente Boite, e domani riaprirà al culto e alle visite. Sembrava impossibile e invece il “miracolo” è avvenuto, grazie alla determinazione dei tanti accorsi al capezzale di San Martino all’indomani di quegli eventi meteo negativi, da Vaia alle copiose nevicate dell’inverno 2020/2021, che hanno accelerato l’opera di erosione sul versante sud est; un versante che aveva sempre presentato grossi problemi. 

LA STORIA
Era il 12 febbraio 2021 quando l’antica chiesa venne chiusa con ordinanza del sindaco Marianna Hofer, vietate anche le pertinenze, per pericolo di crollo. Quando fu firmata l’ordinanza in pochi avrebbero scommesso sull’esito positivo degli auspicabili interventi, qualcuno pensò di “lasciarla andare” in quel baratro. E invece San Martino resta aggrappata alla terra e, dopo i lavori fatti, ancora più saldamente alla rocca dalla quale svetta da sempre. Dall’amministrazione comunale alla parrocchia, dalla diocesi alla soprintendenza, dalla Regione agli esperti delle Università che si sono prodigati con analisi e studi del contesto, da Trieste a Parma, è stato un impegno corale durato oltre due anni che grazie ai fondi Vaia, un milione e 100 mila euro erogati dalla Regione Veneto, ha salvato la chiesa che domani riaprirà. Nel pomeriggio ci sarà l’inaugurazione, don Alessandro Coletti, il parroco, celebrerà la messa con il vescovo di Belluno Renato Marangoni. Prima della funzione religiosa il sindaco accompagnerà alla visita dei lavori «gli enti che hanno collaborato nella buona riuscita dell’opera» precisa Marianna Hofer. 

L’INTERVENTO
Un lavoro importate quello che ha salvato San Martino, realizzato in un sito difficile e pericoloso. Un intervento delicato, che ha suscitato molto interesse sia di studenti universitari che hanno visitato il cantiere ma anche di aziende specializzate. Lo ha detto il sindaco: «Molte ditte hanno chiesto di poter visitare il cantiere per comprendere, da un punto di vista ingegneristico, come sono stati fatti i lavori. Da poco sono state presentate le prime pubblicazioni e, in particolare, la ditta che ha fornito i macchinari ha prodotto uno studio scientifico». Doppia soddisfazione per chi ha creduto e si è impegnato in questa opera di salvataggio che non era scontato andasse a buon fine. 

IL GIORNO CHIAVE
Domani poco dopo le 14 è prevista la cerimonia di restituzione ai fedeli dell’antica chiesa, alle 15 sarà celebrata la messa. Per non intasare la zona ci sarà il divieto di transito lungo la strada Romana, antica via che dalla statale di Alemagna scende per borgata Costa e raggiunge la parrocchiale, dalle 13.30 fino alle ore 18. Con l’occasione torneranno a suonare le campane che erano state zittite, scelta dolorosa ma doverosa per evitare che le oscillazioni provocate dagli scampanii non compromettessero ulteriormente la già grave situazione; la torre campanaria, infatti, è a ridosso della zona più a rischio. Il progetto di messa in sicurezza dell’edifico sacro ha visto il consolidamento dell’ultima palificazione di ancoraggio, realizzata ad inizio anni 2000, alla roccia trovata a tempo di record sotto la struttura; i lavori hanno beneficiato di condizioni meteo climatiche favorevoli grazie all’inverno mite. Per le indagini sul sottosuolo si era proceduto con carotaggi tradizionali sul versante franato. Trovata la roccia si è continuato a bonificare quel pendio, che nel febbraio 2021 si mostrava in tutta la sua pericolosità e ora è in sicurezza grazie a una sorta di gabbia metallica che abbraccia la zona. Un intervento affidato all’impresa bellunese Tonet che ha saputo mettere a profitto la professionalità di maestranze ben rodate nei lavori in siti pericolosi come è il versante di San Martino.
 

Ultimo aggiornamento: 19:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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