«Non disturbate i cervi in amore»: i troppi turisti stressano gli animali

Sabato 5 Ottobre 2019 di Angela Pederiva
«Non disturbate i cervi in amore»: i troppi turisti stressano gli animali
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CANSIGLIO  - La stagione dell'amore viene e va. Per gli ungulati arriva adesso, tra fine estate e primi freddi, raggiungendo l'apice in questo inizio di ottobre in cui soprattutto il Cansiglio si trasforma nel suggestivo palcoscenico di quello spettacolo insieme sontuoso e straziante che è il bramito del cervo: un appuntamento che richiama sempre più spettatori, così tanti da essere ormai diventati una possibile fonte di stress per gli animali su questa e altre alture, come si è visto martedì in centro a Cortina d'Ampezzo, dove un animale di 150 chili, sceso dal Pomagagnon dopo essere stato disturbato, è piombato in un negozio di abbigliamento, barricandosi fra i vestiti con una corona di foglie verdi sulle corna e tenendo sotto scacco il paese per mezza mattinata. Così quest'anno Veneto Agricoltura ha deciso di installare dei cartelli di monito per i visitatori della Piana, a cui vengono impartite alcune regole di comportamento contrassegnate da una sfilza di divieti, in modo da non disturbare i corteggiamenti in corso all'interno della foresta.
 
L'ATTRAZIONE
Del resto il bramito non è più un fenomeno riservato agli studi degli etologi, ma è diventato un'attrazione turistica carica di incanto e partecipazione. Non a caso nei giorni scorsi il Consorzio Alpago e Cansiglio ha diffuso il programma di una gita notturna nella millenaria foresta dove, secondo le stime più recenti, si conterebbero oltre tremila esemplari, fra cui parecchi maschi adulti: ritrovo nel pomeriggio, breve lezione sulla biologia e sul comportamento del cervo, ascolto del bramito, cena tipica in agriturismo ed eventuale pernottamento, con replica del concerto alle prime luci dell'alba. Dicono da Veneto Agricoltura: «Di sicuro, il bramito dei cervi in Cansiglio rappresenta per gli amanti della natura e degli animali un momento di grande fascino da vivere sul posto. Fatto è che il periodo dei corteggiamenti richiama branchi numerosi di cervi, ma anche tantissimi - gli esperti dicono troppi - visitatori che voglio assistere a questo straordinario fenomeno». Per questo la partecipata regionale, che gestisce l'area demaniale, ha predisposto dei pannelli di forte impatto e li ha affissi in alcuni punti strategici come le aree picnic, i parcheggi delle auro, la zona di sosta dei camper, per informare i turisti sulle norme da seguire. 
LE PRESCRIZIONIDa un lato la cartellonistica spiega che il bramito dei cervi è indubbiamente una meraviglia che merita di essere osservata e ascoltata, ma prima ancora è una fase biologica molto delicata per la vita e per la riproduzione di questi animali. «La presenza dei visitatori, quando è invadente sottolinea Veneto Agricoltura rischia perciò di essere fonte di stress per questi importanti ungulati, al punto che può vanificare lunghe ore di rituali». Dall'altro lato, dunque, gli escursionisti vengono invitati a rispettare una serie di prescrizioni: «Non disturbare gli animali, non avvicinarsi a piedi, evitare rumori, non parlare ad lata voce, non utilizzare luci e fari, non creare postazioni fisse o bivacchi per l'osservazione della fauna». Insomma, indicazioni che potranno risultare scontate per gli autentici amanti della natura, ma che in tempi di turismo cafone come troppo spesso si è costretti a vedere anche nelle città d'arte quali Venezia, nel Cansiglio che fu il bosco della Serenissima è stato il caso di ricordare a caratteri cubitali.
A.Pe.
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Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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