«L'obbligo di case green metterà in ginocchio migliaia di bellunesi: è una follia»

Lunedì 16 Gennaio 2023 di E.C.
Vallata di case tra i monti

BELLUNO - La direttiva europea sulle ristrutturazioni obbligatorie delle abitazioni per l'adeguamento energetico non convince Dario Scopel, membro del direttivo nazionale dell'Anpci, l'Associazione dei piccoli Comuni d'Italia. «Quella che si sta prospettando in sede europea è una vera e propria follia le parole di Scopel -, che rischia di mettere in ginocchio larga parte delle famiglie bellunesi, che si sono costruite la casa con anni di sacrifici e di lavoro, spesso dovendo anche emigrare».

Non usa mezzi termini Dario Scopel, sindaco di Seren del Grappa e membro Anpci, nel commentare le anticipazioni che riguardano la direttiva europea in discussione in questi giorni che prevederebbe, allo stato attuale, l'obbligo di pesanti interventi strutturali di adeguamento energetico su tutto il patrimonio immobiliare esistente entro il 2030.

«Se la finalità può essere, solo in linea teorica e generale, comprensibile, l'applicazione rischia di tramutarsi nell'ennesimo provvedimento-capestro che va a penalizzare, una volta di più, le fasce della popolazione più deboli - commenta Scopel, che aggiunge -. Sposo in pieno l'allarme lanciato da Confedilizia Belluno, che ricorda come nel nostro territorio le costruzioni interessate dalla nuova legge potrebbero essere oltre il 70% di tutte quelle esistenti, ovvero oltre 110 mila». «Il nostro patrimonio edilizio - aggiunge Scopel - è fatto in gran parte di abitazioni private, costruite negli anni del riscatto economico e sociale a suon di sacrifici e di risparmi da lavoratori e nuclei familiari che non dispongono certo di grandi risorse. Obbligarli ad intervenire massicciamente e velocemente in questo modo significherebbe metterli in situazione di grande difficoltà economica, oltre a innescare dei fenomeni pericolosissimi nel mercato immobiliare, con il rischio, da un lato, di un forte depauperamento degli edifici e, dall'altro, di un ulteriore abnorme aumento dei prezzi di intervento. Tutto questo in un panorama già fortemente distorto e drogato da bonus e superbonus, che hanno reso praticamente introvabili aziende edili in grado di effettuare i lavori e ha già fatto schizzare i costi alle stelle».

«Quali effetti si possono facilmente immaginare se uno scenario del genere si innescassero gli obblighi paventati dalla nuova direttiva europea (abbandono degli immobili, ulteriore accelerazione dello spopolamento, desertificazione dei centri abitati nelle terre alte, )? La politica tutta si muova immediatamente a ogni livello (nazionale, regionale e provinciale) per stoppare questo autentico scempio», conclude Scopel. 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 23:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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