Violenza sessuale in casa di riposo:
a processo per molestie alla collega

Venerdì 5 Ottobre 2018 di Olivia Bonetti
La casa di riposo di Sedico dove sono avvenuti i fatti
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BELLUNO - Violenza sessuale in casa di riposo. È per questo che un 66enne di Sedico, N.S. ieri mattina è stato rinviato a giudizio. Il processo inizierà il 16 gennaio di fronte al Tribunale collegiale di Belluno. L’accusa è pesantissima e c’è persino un secondo capo di imputazione: stalking.  Una sfilza di reati che l’uomo avrebbe commesso dopo essersi invaghito di una donna, una 50enne, che lavorava fianco a fianco con lui in quella struttura. La vicenda sarebbe andata avanti per anni: dal 2014 al 2018 e la vittima di quelle attenzioni non gradite sarebbe finita anche in ospedale per lo stress che quella vicenda gli avrebbe causato.
A portare il lavoratore della Casa di riposo di Sedico di fronte al collegio di giudici i palpeggiamenti, accarezzamenti ai genitali, seno, sedere, che riuscì a mettere in atto, prendendo la donna di sorpresa. Secondo l’accusa si sarebbe appostato nei corridoi della casa di Riposo, dove entrambi lavoravano, e le sarebbe piombato alle spalle, parandosi di fronte a lei e facendole subire quella violenza. Non si era dato per vinto quando la donna, ripetutamente aveva declinato le sue avances non gradite. Aveva continuato con appostamenti, molestie insistite, minacce, percosse per riuscire a toccarla, pedinamenti fino all’abitazione della donna. 
La parte offesa, che lavora nella struttura, ma con altre mansioni rispetto al 66enne, aveva cercato in tutti i modi di fargli capire che non gradiva quelle attenzione. Ma lui nulla. È andato avanti in un’escalation di atti persecutori e palpeggiamenti che hanno persino condotto la donna in Cardiologia a Belluno, per la paura che ogni volta la prendeva. Le proposte sessuali erano continue, martellanti, non condivise dalla controparte, ma questo non lo fermava. Alla fine, alle prese con una tachicardia e uno stress certificato dai medici, la donna ha denunciato quanto stava subendo. È scattata subito, per i presunto stalker, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. Ieri mattina, in Tribunale a Belluno, il caso è approdato di fronte al gup Enrica Marson, che ha disposto il rinvio a giudizio per l’udienza del 16 gennaio. L’avvocato dell’imputato, Giorgio Gasperin, ha chiesto il proscioglimento per il suo assistito, sostenendo l’estraneità tutti i fatti contestati. Se ne discuterà in aula.
Ultimo aggiornamento: 13:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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