Manca personale nella casa di riposo, 36 letti restano vuoti: impossibile accogliere nuovi ospiti

Mercoledì 5 Aprile 2023 di Giuditta Bolzonello
Manca personale nella casa di riposo

PIEVE DI CADORE - Nella residenza sanitaria assistita Le Marmarole a Pieve di Cadore ci sono 36 posti letto che non possono essere messi a disposizione degli utenti perchè manca il personale.

Struttura efficiente ma senza il personale non può certo soddisfare le esigenze medico sociali degli ospiti. E questo nonostante l'impegno costante dell'Amministrazione comunale.

UN GRAVE PROBLEMA

La struttura accoglie anziani non autosufficienti. Lo ha detto il sindaco Bepi Casagrande in occasione della presentazione dell'ammodernamento del servizio trasfusionale all'ospedale Giovanni Paolo II; la carenza di personale è un grave problema per la sanità, e non solo, soprattutto in montagna.

TRE OPERATRICI IN "FUGA"

Mancano i medici, scarseggiano gli infermieri e gli operatori socio sanitari tant'è che la struttura, ricavata dall'importante recupero dello stabile ex Vazzoler, che sulla carta vanta oltre 110 posti letto non può garantire la completa operatività con conseguenze pesanti anche sui bilanci mancando tante possibili rette. E non è solo per la mancanza di figure professionali ma anche per le poche possibilità di alloggi, a prezzi accessibili, che il territorio offre agli interessati. Così Casagrande: «Per Le Marmarole erano arrivate tre nuove operatrici ma dopo alcuni giorni in albergo, fatti due conti, se ne sono andate; come si fa con 900 euro al mese».

L'APPELLO

Proprio il sindaco di Pieve si è speso nei mesi scorsi per sensibilizzare la popolazione, non solo di Pieve, a mettere sul mercato del lavoro gli appartamenti da affittare; ci sono state risposte confortanti ma non sufficienti al reale bisogno. Spiega il sindaco di Pieve: «Siamo riusciti a sistemare una quindicina di Oss e 5, 6 postini ma purtroppo qualche appartamento andrà liberato in vista della stagione estiva per l'affitto turistico». La disponibilità offerta è a scadenza, almeno in parte, bisognerà trovare altre soluzioni con la consapevolezza che senza operatori i servizi non potranno essere garantiti. «Vivere in montagna, in verticale, è difficile - parola di Casagrande che aggiunge- in pianura e a Venezia questo non lo capiscono».

TANTI SETTORI SCOPERTI

Il personale manca in tanti settori, dalla sanità alle attività turistiche, dagli uffici pubblici alle imprese, anche questo è uno dei grandi problemi della montagna. C'è chi sopperisce tagliando i servizi ma non è la soluzione.

SERVONO ALLOGGIA

Pieve il sindaco raccoglie quotidianamente le richieste di chi deve far funzionare strutture fondamentali come scuole e ospedali e cerca case per possibili addetti pronti a trasferirsi ma che hanno bisogno di un tetto. Ecco allora l'iniziativa lanciata dal comune cadorino: l'appello, invito ad essere più accoglienti anche sotto questo profilo perché di case vuote e sfitte ce ne sono a volontà basta guardarsi attorno.

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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