Casa all'asta in montagna: a Borgo Valbelluna mistero sull'acquirente fantasma

Martedì 9 Novembre 2021
Casa all'asta in montagna
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BORGO VALBELLUNA - Si aggiudica all'asta una casa, paga la cauzione al Comune per partecipare, ma poi cambia idea e sparisce. L'abitazione in via Col al civico 57, una donazione effettuata una decina di anni fa all'ex comune di Mel, quindi ora resta in capo al Municipio. E alienarla sembra un'impresa impossibile anche perché all'asta si era presentata solo l'acquirente-fantasma.

 
LA PROCEDURA

Correva l'anno 2011, quando l'estinto Comune di Mel, in virtù di una donazione accettata a rogito da un notaio zumellese e registrata a Belluno il 22 dicembre 2011 ha acquisito la piena proprietà di un fabbricato con terreno di pertinenza, in via Col 57 a Mel. Un edificio di una volta, non troppo grande alto e stretto che gode di un panorama che volge lo sguardo ad un orizzonte gradevole alla vista. Parliamo di una superficie catastale totale di 134 metri quadri.

La casa venne inserita tra i beni immobili nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari approvato anche nel Documento unico di programmazione (Dup) 2020- 2022, con tanto di deliberazione consiliare. Ed è stata avviata la procedura per la vendita all'asta.


LA VENDITA

All'esito della procedura di alienazione tramite asta, così come risulta dal verbale delle operazioni di gara del 23 marzo 2021, è risultata aggiudicataria del bene una donna, V.D.P, residente a Frontin. Era l'unico concorrente: ha offerto il prezzo complessivo a corpo di 35.300 euro (superiore rispetto all'importo posto a base di gara di Euro 35.000 euro). Nel marzo scorso il responsabile dell'ufficio approvò le risultanze dell'asta e dispose l'aggiudicazione in via definitiva del contratto di compravendita degli immobili sopra indicati all'acquirente. 
SPARITAIl provvedimento di aggiudicazione è divenuto efficace il 22 marzo, all'esito favorevole dei controlli relativi al possesso dei requisiti dichiarati dall'aggiudicatario ai fini della partecipazione alla gara. Dopo di che la prassi prevedeva di comunicare l'aggiudicazione definitiva all'interessata ed è in quel momento che avrebbe dovuto saldare il dovuto: 31mila 800 euro, visto che aveva già depositato una cauzione di 3500, come prevedeva la procedura. Le è stato richiesto il pagamento, da effettuare entro trenta giorni per concludere il passaggio di proprietà entro il termine di 90, come prevede la legge. Ma il Comune non ha avuto risposta: il pagamento non è stato perfezionato entro i termini. Non solo, la donna è sparita: il Comune ha «effettuato vari tentativi per contattare l'interessata, ma senza esito in quanto la stessa risulta irraggiungibile», comprese raccomandante rimaste in giacenza, si legge nella determina con cui il Municipio ha revocato l'aggiudicazione.


LA REVOCA

La casa quindi non potrà essere aggiudicata. «Qualora il pagamento del corrispettivo di compravendita e la stipula del contratto non avvengano entro novanta giorni dalla data di aggiudicazione definitiva, il Comune provvede a revocare l'aggiudicazione e ad incamerare il deposito cauzionale», sottolinea l'ente. A quel punto il comune di Borgo Valbelluna si è visto costretto a revocare «l'aggiudicazione definitiva del pubblico incanto per l'alienazione del fabbricato con terreno di pertinenza ubicato in località Col Mel e di escutere (citare) la cauzione di 3.500 ero prestata dalla presunta acquirente per la partecipazione all'asta, mediante bonifico sul conto Depositi Cauzionali presso il Tesoriere Comunale a titolo di penale irriducibile». 
Federica Fant
 

Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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