Belluno. Caro bollette, i titolari degli impianti di sci: «Più che i costi temiamo il razionamento»

Venerdì 7 Ottobre 2022 di Raffaella Gabrieli
Impianti di scii, titolari preoccupati per il caro bollette

BELLUNO - Caro bollette nel mondo dello sci: la preoccupazione è tanta. Anzi, tantissima. Però la volontà di essere fiduciosi, in fondo in fondo, non manca. Ed è così che impiantisti, maestri di sci, rifugisti e noleggiatori di attrezzatura sperano che con il passare delle settimane l'emergenza possa rientrare. «Da che mondo è mondo - afferma Marco Grigoletto, presidente Anef Veneto - ci sono dei picchi in alto e in basso.

Spero che dopo tanti down, tra Covid e speculazioni varie, ci possa essere una risalita della china».


ESERCENTI FUNIVIARI
All'interno dell'Associazione nazionale esercenti funiviari - Anef la situazione è chiara. E non delle più positive. «L'aumento dei costi energetici - afferma Marco Grigoletto, presidente regionale - è netto. Se prima incidevano per il 5-10% del fatturato, ora invece per il 15-30%. Quindi, in sintesi, sono triplicati. Ma se questa impennata mi preoccupa relativamente, a destabilizzarmi è invece l'ipotesi di contingentamento energetico da parte del Governo. E cioè l'obbligo di utilizzare solo un tot di energia e non di più. Noi, allo stato attuale, siamo pronti ad aprire. Certo attendiamo lumi dall'alto».


«SERVE CHIAREZZA»
Grigoletto fa sapere che la presidente nazionale Anef Valeria Ghezzi ha già inoltrato richiesta di incontro, appena possibile, con il futuro ministro del turismo. «C'è bisogno di chiarezza fin da inizio stagione - sottolinea Grigoletto - ma io voglio essere ottimista e vedere i lati positivi della situazione. Come ad esempio le varie prenotazioni che stanno già giungendo nei vari comprensori. A dimostrazione che, com'è nostro auspicio, la stagione invernale 2022-23 potrà essere buona. Già il fatto di non avere gli impianti chiusi com'è stato in epoca Covid-19 è una gran cosa».
Per quanto riguarda il costo degli skipass, Dolomiti Superski annuncia un aumento indicativo del 10% per quanto riguarda il giornaliero e del 2% per lo stagionale, riservandosi comunque una revisione dei prezzi già a novembre.


I MAESTRI DI SCI
«Faremo la nostra parte e non ci discosteremo di molto, rispetto alla scorsa stagione, rispetto alle tariffe dello scorso anno - afferma Luigi Borgo, presidente dei maestri di sci del Veneto -. Siamo fiduciosi che per la prima nevicata abitualmente prevista tra novembre e dicembre la questione sia risolta. Altrettanta speranza la poniamo nella prossima stagione invernale che speriamo scorra normalmente, senza ulteriori tristi colpi di scena. Al momento è un po' difficile fare delle previsioni precise. Se avremo fortuna, come preannunciano gli anziani abitanti della montagna che hanno una marcia in più, sarà un inverno nevoso e così verranno risparmiati i costi per l'innevamento artificiale. Al contempo, speriamo che sia finito il tempo delle bibliche sette vacche magre simbolo di carestia: dalla bancarotta Lehman Brothers del 2008 in avanti sino al Covid-19 e ora la guerra e il conseguente caro bollette abbiamo dato tutti più che abbondantemente».


I NOLEGGIATORI
«I costi energetici sono triplicati - sottolinea Bruno Pompanin Dimai di Due & Due Cortina Ski&Bike Rental - basti pensare che quest'estate per caricare le batterie delle E-bike abbiamo sborsato tre volte in più rispetto al pregresso. Per l'inverno staremo a vedere. Certo le prospettive sono tutt'altro che rosee ma cerco di essere ottimista e di pensare che comunque la stagione potrebbe essere buona. Come noleggiatori di attrezzature avremo ancora un rincaro delle fatture ma non certo come chi, come ad esempio impiantisti, albergatori e ristoratori, utilizza più energia di noi. Partiamo fiduciosi e vedremo come andrà». Infine, un appunto personale. «A casa della mia famiglia - conclude Pompanin Dimai - l'abituale carico di legna da 600 euro è passato, per la stessa quantità, a 1.050 euro. Questo per dire che il momento è veramente molto difficile».
 

Ultimo aggiornamento: 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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