Il sindaco chiude lo stadio del ghiaccio: «Bolletta aumentata del 500%: scelta obbligata o servizi a rischio»

Lunedì 12 Settembre 2022 di Davide Piol
Maxi-bolletta, il sindaco chiude lo stadio del ghiaccio
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ALLEGHE - Quando il sindaco di Alleghe, Danilo De Toni, ha visto le cifre dell’ultima bolletta riguardante lo stadio del ghiaccio ha dovuto ragionare in termini di priorità. Certo, col senno di poi, avrebbe potuto decidere di tenerlo aperto. Ma a quale prezzo? I bambini, infatti, avrebbero avuto la possibilità di allenarsi senza però raggiungere lo stadio del ghiaccio perché, in caso di nevicate, nessuno sarebbe passato a pulire le strade. «Avevamo stabilito un budget – ha spiegato il primo cittadino di Alleghe – Sapevo che se avessi sforato non avrei avuto spazi di manovra. Lo scostamento non è stato del 10 ma del 500%. Impensabile poter affrontare il problema. Non posso togliere soldi ad altri servizi per tenere aperto il palaghiaccio». Lo stadio di Alleghe, quindi, deve chiudere.

LA MAXI-BOLLETTA

È una brutta notizia quella arrivata ieri dal municipio. Venerdì è stata recapitata la bolletta elettrica del mese di agosto e la cifra è proibitiva: 53mila euro. «È un valore cinque volte superiore a quello di un mese normale – ha sottolineato il sindaco Danilo De Toni – Prima dei rincari a cui stiamo assistendo, un mese costava circa 10mila euro, con la centralina sullo Zunaia spenta; altrimenti si pagava ancora meno». Quest’anno tuttavia, a causa della siccità, l’impianto ha prodotto pochissima energia: è rimasto inattivo da fine dicembre a fine aprile e in questo periodo ha avuto una produzione di kW irrilevante rispetto agli scorsi anni: «Con il trend dell’ultima bolletta, il costo di un solo mese vale quanto il costo di circa metà anno. Impossibile tenere aperta la struttura a queste condizioni».

DECISIONE SOFFERTA

La scelta dell’amministrazione comunale è obbligata, seppur sofferta. Il palaghiaccio infatti serve non solo i turisti, ma anche la locale squadra di hockey, il pattinaggio artistico con un vasto settore giovanile, che svolge attività sociale a tutti gli effetti. «Quest’anno avevamo ritardato la riapertura estiva, posticipandola da luglio ad agosto, proprio per ridurre i costi, alla luce dei rincari – ha continuato il primo cittadino di Alleghe – Ma abbiamo riaperto proprio per dare continuità all’attività della squadra Hockey Alleghe e al pattinaggio artistico che danno la possibilità di fare sport a oltre 100 bambini e ragazzi dell’intera vallata. In questo senso, lo stadio del ghiaccio ha sempre rappresentato un servizio per tutto l’Agordino, erogato dal Comune di Alleghe che da sempre ha sostenuto da solo i costi».

FUTURO INCERTO

La situazione è deteriorata a tal punto che non ci sono soluzioni alternative alla chiusura: «Adesso non possiamo più sostenere un onere simile. A malincuore l’ho già comunicato al presidente della società sportiva, Adriano Levis, dicendogli che non appena il costo dell’energia elettrica tornerà a livelli accettabili e si creeranno delle condizioni sostenibili, studieremo le modalità di riapertura. Farò lo stesso appena possibile con la responsabile del settore pattinaggio». Al momento il Pun (Prezzo Unico Nazionale) dell’energia elettrica si aggira attorno a 0,794 euro/kWh, mentre era a circa 0,11 euro appena un anno fa. «Le stime parlano di un ulteriore rialzo dei prezzi a settembre – ha concluso il sindaco – Tenere aperto il palaghiaccio potrebbe significare un costo impensabile, solo di elettricità, in un anno. Risorse che un piccolo Comune come Alleghe non ha. È stato tutto inaspettato. Mi auguro che il problema possa essere risolto a breve, ma non possiamo farlo noi. Purtroppo per la comunità è una grande perdita. Penso soprattutto ai tanti bambini che praticano hockey su ghiaccio. I costi, tuttavia, sono diventati stellari». 

Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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