Lupo uccide cagnolino. «Solo io so il dolore che provo dopo che hanno sbranato il mio Blondie»

Domenica 27 Novembre 2022 di Dario Fontanive
Dino Xaiz con il suo cagnolino
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CANALE D'AGORDO (BELLUNO) - «È vero che il lupo fa il lupo, ma è anche vero che il mio cane faceva il cane e il dolore che provo per la sua perdita lo sento io. Penso anche che non sia giusto che i lupi possano avvicinarsi così tanto alle abitazioni». Dino Xaiz rivive a distanza di alcuni giorni il dolore provato per la perdita del suo fedele Blondie, un piccolo volpino di razza Pomerania.

Un lupo lo ha sbranato sotto i suoi occhi. «Io penso che tutti gli animali debbano vivere, ma anche il mio cane aveva il diritto a vivere e ha fatto una fine orribile. E io non credo, francamente, che il lupo sia arrivato qui da solo; penso che come altre razze di animali sia stato importato. Poi i politici possono dire quello che vogliono e che più gli fa comodo».


Cane sbranato dal lupo


Xaiz non può scordare l'episodio che l'ho ha visto testimone principale di uno dei casi più eclatanti accaduti nella nostra provincia in questi ultimi tempi: un lupo, sbucato dal bosco, è arrivato nel pieno centro abitato nella località di Sofraide. Qui ha azzannato un cane di piccola taglia, Blondie, portandolo via con sé per poi sbranarlo. Tutto sotto gli occhi increduli del suo padrone, che non ha potuto fare nulla per poter aiutare il suo fedele amico. Una scena veramente crudele, che lascia sgomenti anche per l'inattesa comparsa del predatore in centro abitato. «Al momento non so ancora se prenderò un altro cane - dice Xaiz - Il dolore che provo ancora per la fine del mio Blondie è ancora molto forte. Ho comunque contattato chi me lo aveva procurato per vedere se per caso avevano ancora disponibili di questi esemplari. Ma non ho ancora deciso di prenderne un altro, è passato ancora poco tempo perché lo possa rimpiazzare».
 

Psicoli lupo

Da questo caso è nata una psicosi a Canal: ora i tanti possessori di cani temono di portare il loro quattro zampe in passeggiata fuori dal paese, perché ci potrebbe essere l'incontro ravvicinato con il predatore. Lupi che dalle ultime notizie in valle di Garés potrebbero essere un numero elevato, attorno ai sette esemplari.

Bocconi avvelenati sui sentieri


Ma il timore del lupo potrebbe essere legato a un ulteriore problema: da quanto risulta sarebbero stati trovati dei bocconi avvelenati, sparsi sui sentieri probabilmente al fine di liberarsi dei lupi. Il fatto è che i bocconi rischiano di essere mangiati anche dai cani e ora molti che ne possiedono uno temono che possa imbattersi in qualche esca avvelenata. Esche che non sarebbero più confezionate usando una fialetta con cianuro, tipologia un tempo in voga per la caccia alla volpe, ma utilizzando un veleno assai sofisticato da inserire nell'esca con la siringa, tanto che poi risulterebbe molto difficile da individuare anche con un eventuale esame autoptico sull'animale. Insomma, la presenza del lupo comporta vari problemi ed è chiaro che cercare di trovare un equilibrio che permetta di poter costruire una giusta convivenza non è facile. Intanto vari allevatori della zona hanno già iniziato da tempo a cercare delle contromisure per difendere i propri animali dai lupi, ad esempio puntando sui cani da pastore dell'Asia Centrale, una razza particolare, qui in Italia ancora poco diffusa, capace di affrontare e tenere lontano i predatori; sono cani però non sempre facili da addestrare e che richiedono un certo tempo e una certa abilità per essere preparati a dovere.
 

Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 18:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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