Addio Lucia, era la regina del rifugio Tissi sul Civetta

Giovedì 14 Maggio 2020 di Dario Fontanive
L'addio a Lucia del Rifugio Tissi
CANALE D’AGORDO - Se n’è andata in silenzio come quello delle cime che tanto amava, Lucia Lorenzi: aveva 88 anni, molti dei quali trascorsi a gestire il rifugio Tissi sul Civetta. Il funerale oggi nel cimitero di Canale. Era da tempo ospitdella Casa di riposo “Santin” di Val di Zoldo. 

IL PERSONAGGIO0
Un nome quello di Lucia Lorenzi per lungo tempo legato al monte Civetta ed in particolare al rifugio “Attilio Tissi” della sezione Cai di Belluno: con il marito Livio De Bernardin per 19 anni ha gestito la struttura e fu anche grazie a loro che quella parte selvaggia e affascinante delle Dolomiti diventò meta di alpinisti ed escursionisti da tutto il mondo. Lucia è stata donna di carattere, dal temperamento forte: seguì il marito in questa avventura della prima gestione del rifugio. Livio, grande appassionato di montagna e provetto alpinista, aveva fatto esperienza come gestendo per cinque stagioni il Torrani di proprietà della Sezione Cai di Conegliano, posto ad un altitudine di 2.984 metri poco sotto la cima del Civetta. Poi per una stagione era stato gestore del rifugio Carestiato, della sezione del Cai di Agordo. Carattere roccioso, ma figura discreta, quasi dietro le quinte, ma sempre disponibile e gentile: Lucia, imparò subito ad accogliere gli ospiti mettendoli a loro agio tanto da diventare un punto fermo nella conduzione del rifugio, districandosi in maniera perfetta tra i fornelli, la gestione dei posti letto e la conduzione del bar mentre Livio era indaffarato nei lavori quotidiani di approvvigionamento, sistemazione e e di manutenzione del rifugio. Nei mesi in cui Lucia non si trovava al rifugio, lavorava come apprezzatissima sarta. 
L’ESORDIO
Quella di Livio e Lucia fu la prima gestione del Tissi, che venne loro consegnato nuovo di zecca. Fu proprio nel maggio del 1963 quando venne fissata dalla Sezione Cai di Belluno la data dell’inaugurazione del nuovo rifugio, aperto poi il 25 agosto dello stesso anno: la gestione venne data in prova per un anno alla giovane coppia di sposi di Canale. Filò tutto liscio e l’anno di prova venne trasformato in un affidamento che durò per altri 18 anni fino al 1982. Quasi due decenni in cui Livio e Lucia furono testimoni di tante ascensioni compiute in Civetta da personaggi noti e meno noti dell’alpinismo italiano e internazionale: con molti di loro intrecciarono rapporti di fraterna amicizia, di quelli indistruttibili nati all’ombra delle crode. Con Lucia Lorenzi scompare una testimone di quell’epoca in cui nacque e si sviluppò quel settore di turismo escursionistico e alpinistico tra i rifugi delle dolomiti, che oggi rappresenta il ramo principale dell’intera economia turistica della montagna. Lucia lascia la figlia Sonia che esprime la sua gratitudine al personale della Casa di riposo “Santin” per le cure amorevoli prestate alla mamma.
Dario Fontanive 
Ultimo aggiornamento: 20:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci