La sfida di Martina e Sara: «Così facciamo rivivere il rifugio del nostro bisnonno»

Sabato 19 Giugno 2021 di Dario Fontanive
Martina e Sara Scardanzan fanno rivivere il rifugio fondato dal bisnonno

CANALE D’AGORDO - Era stato il loro bisnonno, 55 anni fa, a creare quel rifugio: ora le giovanissime Martina e Sara Scardanzan, rispettivamente di venticinque e trent’anni, accettano la sfida.

Le due giovani sorelle intraprendenti di Feder, frazione di Canale d’Agordo, da qualche giorno hanno iniziato una nuova avventura nel settore turistico: quella di imprenditrici nella gestione del Rifugio Lagazzon (a 1356 metri di quota), che si trova nell’omonima località di Canale d’Agordo. Le due nuove rifugiste hanno le idee chiare. A iniziare dal nome della struttura. Con la loro nuova gestione, la struttura si chiamerà “L’Agazon”, una modifica dettata da un vecchio toponimo del 1600.

LA SCOMMESSA Le due sorelle avevano intrapreso strade diverse e il rifugio non era nei loro pensieri. Sara, fino a ieri, si era impegnata come educatrice di centri estivi ed asilo nido collaborando con l’Ulss. Martina, dopo il liceo, aveva iniziato a lavorare come stagionale nelle varie strutture turistiche della valle. Poi all’improvviso l’idea di rilevare dallo zio Ernesto lo storico Rifugio di famiglia, già vanto della famiglia Xaiz. E poi la scommessa: continuare a portare avanti questa struttura ricettiva che con tanta fatica, assieme ai figli aveva costruito il bisnonno Silvio con la moglie Jolanda.

LA SCELTA «Era un pezzo che avevamo in mente questa idea - raccontano Martina e Sara - e si è fatta strada ancora maggiormente quando abbiamo dovuto rimanere ferme entrambe causa lockdown. La cosa poi si è concretizzata quando abbiamo saputo che zio Ernesto, che aveva gestito questo rifugio per molti anni, assieme alla zia Giulietta e a nostro cugino Gilberto avevano intenzione di ritirarsi dall’attività». Ed ecco il piano. «Così - proseguono le sorelle - fatti due conti e accomunate anche dal sentimento che questo Rifugio da sempre faceva parte della nostra famiglia abbiamo deciso di acquistare dallo zio la sua parte e ci siamo gettate in questa nuova avventura». Ma ogni attività imprenditoriale ha le sue incognite, soprattutto in un periodo come questo. «Da una parte - confessano - temiamo un po’ di iniziare, ma dall’altra ci dà la carica, perché questo nuovo lavoro in questo momento di pandemia, diventa una sfida. Basta pensare a come il turismo in questi mesi ha risentito per via delle varie chiusure». «Ma noi ci crediamo in questo settore e nelle nostre potenzialità - dicono le ragazze con sicurezza - e già essere arrivate a questo punto, puntuali con l’inizio della stagione turistica estiva, per noi è un successo. Poi ovviamente confidiamo nelle condizioni meteo che in estate decretano per una buona percentuale il successo o meno di una stagione. Confidiamo nella clientela affezionata di zio Ernesto e nelle novità che riusciremo ad offrire ai nostri clienti».

LA FAMIGLIA Un impegno importante attende Martina e Sara. Ma non saranno sole. Al loro fianco anche uno staff di persone molto motivate, come il compagno di Martina, Simone Ganz (Finizio). Tra i fornelli invece ci sarà la maestria del giovane Micheal Da Roit. Senza però dimenticarsi di papà Gianni, mamma Michela e zia Nerina: anche loro hanno ricoperto un ruolo fondamentale nell’infondere fiducia e sostegno alle due giovani neo imprenditrici.

LA STAGIONE Al momento il Rifugio “L’Agazon” sarà aperto solo in estate con il servizio di ristorazione pranzo e cena. Ma si sta già lavorando per poterlo aprire tutto l’anno con possibilità anche di pernottamento, offrendo all’ospite di poter godere della tranquillità e dell’armonia dei boschi e pascoli nei quali è immerso il Rifugio. Si trova in un luogo a cavallo tra i comuni di Canale e Vallada facilmente accessibile attraverso una strada intercomunale che attraversa “Forcella Lagazzon”. Proprio da lì partono varie escursioni verso la zona delle Cime d’Auta, ma anche luogo rinomato per i funghi. Chi volesse iniziare ad assaporare i sapori offerti dalla nuova gestione del Rifugio “L’Agazon” lo può fare telefonando al numero 333-8043470 risponde Martina o attraverso le pagine Facebook o Istagram. Poi prossimamente si potrà prenotare collegandosi all’apposito sito in fase di realizzazione.

LA COLLABORAZIONE Tra le varie iniziativa di Martina e Sarà vi è quella di iniziare a collaborare con le varie altre attività dei circondario come ad esempio la Baita dei Cacciatori. Una struttura che da quest’anno propone una storia similare a quella delle due ragazze: a Baita dei Cacciatori infatti c’è l’intraprendente giovane Sara Da Pos, che proprio da questa stagione è la nuova gestrice di questo rifugio per anni gestito dal nonno Rino Da Rif. Storie che si intrecciano e che evidenziano come tra i giovani della valle del Biois ci sia tanta voglia di fare e di credere ancora nelle potenzialità turistiche di questa zona. Giovani potenzialità imprenditoriali che meritano di essere aiutate e sostenute in questo momento certamente delicato per tutto il settore turistico, che tra le tante difficoltà però può offrire ancora molte opportunità, come dimostrano le storie di Martina e Sara Scardanzan e di Sara Da Pos. 

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