La sfida di Edwige, allevatrice della Val di Gares: «Cani antilupo contro il predatore: così si può vincere»

Venerdì 11 Febbraio 2022 di Dario Fontanive
Edwige l'allevatrice della Val di Gares che contro il lupo schiera i suoi cani
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CANALE- È proprio vero che il cane è il più grande amico dell’uomo, specialmente quando questo ti aiuta anche nel gestire la tua professione. Edwige Deola, 41 anni, da oltre 20 è titolare di una piccola azienda di allevamento, fondata nel 2000: una decina di capi ovi-caprini e una quindicina di capi tra cavalli e asini, inoltre propone anche la vendita di uova fresche di anatre e galline possedendo un buon numero di animali di questo genere. Ma, come purtroppo tantissimi altri allevatori nella nostra provincia, dalla scorsa estate deve anche fare i conti con un nuovo e delicato problema ovvero la presenza del lupo. Da un po’ di tempo infatti il predatore ha raggiunto anche la valle dei Garés: presenza ormai confermata sia perché ci sono stati degli avvistamenti, sia per le tracce oggettive che l’animale ha lasciato sul posto come purtroppo le carcasse di alcune prede che sono state rinvenute. Ovviamente nessuno ad oggi possiede la formula magica di come poter gestire la dinamica in maniera equilibrata della pratica dell’allevamento con la presenza del lupo. Ma Edwige si è affidata ai suoi cani anti-lupo. Si tratta della razza “Pastori dell’Asia Centrale” che l’allevatrice è pronta anche a dare i propri colleghi, appena avrà una prima cucciolata.

IL PROBLEMA
«Purtroppo - spiega Edwige - dall’estate scorsa si è posto il problema lupo. Per chi fa un lavoro come il mio certamente assume un rilevanza importante in quanto ho una piccola azienda e quindi la perdita di un animale va a incidere pesantemente sull’attività. Sono anche convinta però ci sia la possibilità di poter trovare una convivenza tra chi svolge l’allevamento e la presenza di questo predatore, in quanto non è possibile eliminare tutti gli animali che ci disturbano». Così ha cercato una soluzione e l’ha trovata. «Grazie ad un mio amico che ha un allevamento di ovi-caprini in Valle d’Aosta - prosegue l’allevatrice agordina - sono venuta a conoscere questa razza di cani che viene comunemente chiamata “Pastore dell’Asia Centrale”. Un vero e proprio “disturbatore del lupo” un cane di taglia grande la cui presenza è un deterrente per il lupo. Così, diversamente da altri colleghi allevatori che purtroppo hanno subito attacchi, io fino ad ora sono riuscita a salvarmi grazie alla presenza di una coppia di questi cani “pastori” che sono veramente un deterrente: una volta che il lupo sa che in quell’area ci sono questi cani non si avvicina più».

L’IMPEGNO
Sembra quindi che la soluzione sia alla portata di tutti: basta prendersi uno o più “Pastori dell’Asia Centrale e il gioco è fatto. Ma a calmare gli entusiasmi ci pensa la stessa Edwige che sottolinea: «Non è proprio una passeggiata come si pensa. Gestire questi cani non è una cosa facile in quanto è necessario sottoporsi a dei corsi di addestramento per cinofili in quanto è necessario saper gestire in maniera assoluta questi cani. Conosco varie persone che li hanno presi è poi non sapevano come gestirli. È un cane particolare che deve essere utilizzato in una certa maniera in quanto lui difende una certa area prestabilita: un recinto, una casa, una stalla. Fuori da quel perimetro per questo cane non esiste nulla, ma se si entra possono nascere problemi. Ecco quindi che è necessario una certa preparazione del padrone. I soggetti di questa razza si caratterizzano per una spiccata territorialità, un’alta capacità di protezione dei beni affidati loro, una grande protezione per i bambini e un notevole rispetto per le persone anziane». 

LA SICUREZZA
La prossima estate sarà una prima estate particolare per Edwige in quanto al momento, per l’inverno i suoi animali sono chiusi in un recinto abbastanza sicuro e i due cani pastori anti lupo vengono lasciati liberi nel recinto solo alla notte. «Ho ancora da valutare come organizzarmi per l’estate - spiega Edwige - sicuramente i recinti che ti passa la Regione di un metro e quaranta di altezza non sono certo dei deterrenti per il lupo, però recinti più all’interno i cani penso possano rappresentare uno standard di sicurezza ottimale». 

LA CUCCIOLATA 
Ora Edwige sta pensando anche a ingrandire la famiglia dei suoi cani già abbastanza numerosa in quanto assieme ai due “Pastori dell’Asia Centrale” ha anche un bel numero di pastori della Lessinia e del Lagorai. «Diciamo- spiega Edwige- che è uno dei miei progetti futuri, proprio quello di poter far fare i cuccioli alla coppia dei “Pastori dell’Asia Centrale”, devo solo lasciare trascorrere ancora un po’ di tempo perché la femmina è ancora giovane ma poi sicuramente la cucciolata si farà anche perché avrò la necessità di allargare il numero di cani a disposizione.

Poi eventualmente se qualcuno avrà voglia di inserire questi cani nella propria attività, noi saremmo disponibili a offrirli anche un po’ addestrati, così da facilitarne l’inserimento».

Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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