Festa sui binari a Calalzo: tratta ferroviaria riaperta dopo 9 mesi

Lunedì 10 Giugno 2019 di Giuditta Bolzonello
L'arrivo ieri del treno a Calalzo dopo nove mesi di chiusura dei binari
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Festa doveva essere e festa grande è stata. L’occasione del ritorno del treno in Cadore, sulla tratta Belluno-Calalzo, meritava la mobilitazione e l’impegno di quanti hanno permesso di suggellare nel modo migliore l’evento. A Calalzo il primo convoglio è arrivato come da programma alle 9.27, ad attenderlo in tanti con il tricolore in mano. Sul piazzale della stazione era stato allestito uno stand per la merenda e l’happening di scultura su legno con l’infaticabile Mauro Olivotto, per tutti Lampo.
Momenti di allegria e di folklore ma anche occasione per ribadire che “al Cadore e ai cadorini il treno serve”; lo slogan era ovunque e in tanti lo ripetevano quasi come un mantra.  
I PERICOLI RESTANO
Ma per scongiurare pericoli futuri, hanno ribadito gli amministratori, sono proprio gli abitanti della zona, Cadore, Ampezzano e Comelico che devono impegnarsi ad usarlo così da non prestare nessun alibi a possibili riduzioni del servizio. Dunque che festa sia ma che non si dimentichi che un servizio è tale solo quando lo si usa. Per festeggiare il ritorno del treno sui binari che salgono in Cadore, servizio fermo dal settembre dello scorso anno per lavori, ecco “Bentornato treno”, iniziative a cura delle associazioni bellunesi per festeggiare il ritorno del treno in Cadore. 
APPLAUSI E BANDIERE
E il treno si è annunciato a suon di fischi quando è stato all’inizio del lungo rettilineo che porta in stazione a Calalzo, il saluto è stato accolto con la soddisfazione degli organizzatori e con gli applausi dei presenti. C’erano anche i sindaci con le fasce tricolori: Franco De Bon per San Vito, Marinella Hofer di Valle, Bepi Casagrande di Pieve, Luca De Carlo sindaco patrone di casa. Altre fasce ma lo stesso spirito per il presidente della Provincia Roberto Padrin e della Magnifica Comunità di Cadore, Renzo Bortolot. 
TANTI VIAGGIATORI
Tricolori sventolavano anche sulla motrice del convoglio che ha scaricato un gran numero di turisti, qualcuno con la bicicletta al seguito perchè il ritorno del treno è coinciso con la ripresa del servizio Trenobus delle Dolomiti. Negli interventi degli amministratori la soddisfazione per il treno tornato ma per dirla come Luca De Carlo: «Questo ritorno non è un punto d’arrivo ma di ripartenza verso la riqualificazione della stazione entro il 2021 così come ha assicurato l’assessore Elisa De Berti che ringrazio per quanto fa. Spiace vedere che a parte i sindaci, a parte il saluto che ha inviato il collega parlamentare Roger De Menech, nessun altro è qui, forse il treno interessa solo a noi. Ringrazio gli organizzatori per quanto hanno fatto». 
MOSTRA E FILMATO
I festeggiamenti hanno avuto una cornice di mostre, allestite negli spazi della stazione, e un incontro in Magnifica Comunità occasione per la proiezione di un filmato sul passato del treno e sul grande impegno dei cadorini nel difenderlo. Era da nove mesi che il servizio era fermo per importanti lavori sulla tratta Belluno - Ponte nelle Alpi - Calalzo con la sostituzione dei binari e il rinnovo della massicciata. Mesi in cui è stato attivato il servizio sostitutivo su gomma.
STAZIONE DA RINNOVARE
Il prossimo passo sarà proprio quello di ammodernare la stazione, opera che la Regione Veneto dice di avere già in agenda e di voler realizzare in tempo per il Mondiali di sci del 2021 di Cortina. La stazione calaltina diventerà infatti la porta d’ingresso al Cadore per quanti sceglieranno di arrivare con i mezzi pubblici. Insomma, nuova vita con opere di miglioramento, adeguamento e messa a norma per alcuni milioni di euro di spesa. Un investimento che da anni non si vedeva.
Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 09:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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