Uccelli illegali: durante il controllo il cacciatore si barrica in casa

Giovedì 20 Febbraio 2020 di Andrea Zambenedetti
Esemplari di uccelli utilizzati illegalmente come richiami per la caccia (Archivio)
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Mattinata di trambusto per polizia provinciale e carabinieri impegnati ieri in un controllo contro il bracconaggio e la caccia di frodo. Il blitz è scattato a Sedico. Un normale controllo, come tanti altri, che ha tuttavia costretto i carabinieri ad intervenire in supporto alla pattuglia della Provinciale. Il protagonista del controllo si è infatti barricato in casa. Secondo gli inquirenti l’obiettivo sarebbe stato quello di liberarsi delle prede detenute in assenza di specifici permessi.
Al momento non è trapelato se l’uomo sia riuscito effettivamente a sbarazzarsi degli animali oppure se la documentazione in mano alla polizia provinciale sia sufficiente a dimostrare che si trattava di uccelli detenuti in modo illegale. Le attività di contrasto alla caccia di frodo sono di stretta competenza della Provincia.
Solo a fine anno gli agenti avevano sequestrato quasi due chili di povere da sparo, metri e metri di miccia e munizioni. Ad Alleghe avevano messo le mani su una vera e propria “santa Barbara” in casa di un cacciatore 70enne. A ottobre a finire nei guai erano stati due amici di Longarone che usavano una strada come un poligono di tiro. In questo caso nulla di illegale sarebbe emerso sul fronte del possesso di armi o munizioni. Al momento non sono emerse neppure particolari contestazioni relative all’eventuale resistenza posta dall’uomo. Toccherà tuttavia agli agenti della polizia provinciale, a questo punto, inviare al pubblico ministero la relazione di quanto accaduto. Spetterà poi alla magistratura valutare se siano necessari ulteriori accertamenti. 
Ultimo aggiornamento: 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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