«Rette in salita: a carico degli anziani anche soldi che dovrebbe mettere il Comune»

Sabato 9 Luglio 2022 di Federica Fant
Ospiti nella Rsa di Mel

BORGO VALBELLUNA - Aumentano le rette per le Residenze sanitarie assistite di Borgo Valbelluna. La minoranza consigliare va all’attacco. I familiari degli ospiti della casa di soggiorno per anziani di Lentiai, Mel e Trichiana molto probabilmente ancora non ne sono a conoscenza, così come quelli di Limana che al pari di Borgo Valbelluna si sono visti aumentare le rette. 
«Con decorrenza primo luglio scorso ogni singolo ospite dovrà sborsare circa 547 euro annue in più per il pagamento della retta – fa sapere il gruppo Il tuo Borgo -. Non sono pochi per una utenza debole, formata da anziani che tanto hanno dato alla nostra comunità con il lavoro e che adesso, oltre al lungo periodo di isolamento causa Covid, debbono anche affrontare possibili difficoltà economiche per pagare le rette, aumentate anche a luglio 2021. Tutti sappiamo che vi sono stati aumenti dei costi energetici e del personale (infermieristico ed operatori socio sanitari) cui giustamente va riconosciuta una indennità economica per l’impegno profuso in questi ultimi anni». 


Ma come si possono evitare questi aumenti? Se lo chiede la consigliera Flavia Colle. «Da anni rileviamo che tra le spese sostenute dalla Società Valbelluna Servizi Srl, cui fanno capo le tre residenze socio sanitarie (Rsa), ci sono le spese di manutenzione e varie che dovrebbero far capo al proprietario degli immobili (ovvero il Comune). Per il 2022 ammontano a circa 160.000 euro. Più o meno la stessa cifra che la società incasserà dagli aumenti delle rette. Inoltre, come argomenta l’amministratore unico della società, la quota di rilevo sanitario erogata dalla Regione Veneto è di 49 euro ed è ferma dal 2009 (i costi da tale data sono aumentati di circa il 20%)». Un’altra dinamica negativa è il persistente squilibrio sia regionale che territoriale tra posti letto autorizzati per anziani non autosufficienti e numero effettivo di impegnative disponibili. Il dato medio degli ultimi anni rileva una copertura economica dei posti accreditati «al Distretto n. 2 di Feltre (cui Borgo Valbelluna fa parte) inferiore all’80%, mentre nel Distretto n. 1 di Belluno il tasso di copertura è superiore al 90%. Va accelerato – ancora Colle - il processo di normalizzazione affinché all’interno della medesima Ulss n. 1 vengano superate tali differenze. Su questi punti auspichiamo un più efficace ed incisivo intervento del sindaco per portare a casa dei risultati concreti. Senza dimenticare le promesse pre fusione, che dovevano garantire minori tasse e migliori servizi».

Poi vi è «una questione di metodo nella gestione dei rapporti con gli ospiti ed i familiari». 


Una legge regionale prevede che vada favorito la costituzione di un organismo rappresentativo dei familiari e degli ospiti per aumentare il dialogo, diffondere informazioni, ascoltare segnalazioni e proposte. «Invece sappiamo che la dirigenza delle tre Rsa preferisce il dialogo diretto con i familiari dei singoli ospiti. Singoli familiari che spesso preferiscono non segnalare disfunzioni per paura di “ricatti” nei confronti del loro caro. Numerose lamentale hanno ultimamente riguardato la qualità e quantità del mangiare. Avevamo inteso che l’amministrazione, per risolvere tale problema e garantire maggiore qualità del servizio mensa, intendeva gestire in proprio la cucina. Invece ha deciso di indire una gara europea. A casa nostra preferiamo il cibo preparato in famiglia o quello fornito da un pur ottimo catering?».

Ultimo aggiornamento: 16:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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