Bloccati i lavori della rotatoria: sparita la ditta appaltatrice

Domenica 25 Aprile 2021 di Giuditta Bolzonello
Il cantiere per la costruzione della rotatoria a Borca
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BORCA DI CADORE - La rotatoria di Borca di Cadore, che rientra nei lavori di miglioramento della statale di Alemagna nell’ambito del progetto Cortina 2021, è un cantiere ancora in corso ma gli addetti ai lavori sono spariti. La gente si è interroga su cosa sta capitando. «Ho constatato che, a partire dal giorno 5 di aprile - spiega il sindaco Bortolo Sala -, l’impresa appaltatrice dei lavori di costruzione della rotatoria ha preso il volo abbandonando il cantiere. Ho assunto informazioni presso Anas, e il 20 aprile sono venuto a conoscenza che fra Anas e impresa si è aperto un contenzioso di cui non mi spetta di conoscere i termini, ma che mi preoccupa assai.

Mi è stato comunicato che se entro 10 giorni non vi sarà accordo fra le parti, Anas provvederà autonomamente alle opere mancanti (pavimentazioni, asfalti, sistemazione del verde ecc..) in danno dell’impresa, affidando i lavori ad altro soggetto. Detto questo in merito allo “stato dell’arte”, e, conoscendo le difficoltà che si incontrano nel risolvere i contenziosi, non mi resta che attendere e sperare, chiarendo che il comune di Borca è semplice spettatore, sia pure molto interessato al buon fine dei lavori». 


UN PUNTO STRATEGICO
La rotatoria è l’unica opera prevista per Borca nel vasto programma di sistemazione della statale di Alemagna. E’ realizzata all’altezza del bivio che da un lato porta alla parte bassa del paese mentre dall’altra collega il villaggio Corte, ex Eni. Un punto strategico e pericoloso, ci sono stati incidenti anche mortali, che con la fine dei lavori sarà messo in sicurezza. Al momento il transito è difficoltoso a causa delle condizioni della carreggiata, non resta che attendere. 


PERDITA DI SERVIZI
Ma c’è un altro problema sul tavolo del sindaco Sala: «Lo sportello Unicredit, ha chiuso i battenti, lasciandoci privi di un importante servizio. Pur senza pretendere di entrare nelle motivazioni di questa scelta aziendale, ho presentato le mie rimostranze, consapevole che non avrebbero prodotto alcun risultato, infatti così è stato. Nel tentativo di porre rimedio a questa situazione di disagio mi sono rivolto a Poste Italiane, che potrebbe intervenire spostando lo sportello, dell’attuale sede provvisoria presso l’Unione Montana, nella più consona sede dello sportello Unicredit. Pur avendo sottoposto il caso lo scorso 7 aprile ad oggi non ho ricevuto alcun segno di risposta, positiva o negativa che sia. Al momento siamo fra color che son sospesi. Spero di avere al più presto notizie per poter avviare a soluzione il problema, o per potermi occupare di altre eventuali opportunità». Conclude Sala: «La perdita di servizi è causa di spopolamento, e lo spopolamento è causa di perdita di servizi».
 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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