BELLUNO - Aveva la delega sul conto dell'amico aperto in Svizzera: quando lui muore trasferisce tutto a suo nome, in barba all'erede legittima. È questa la ricostruzione della Procura nel processo che approda in aula a giugno in Tribunale a Belluno: vede l'ex bancario Romano Conti, 74enne bellunese, accusato di appropriazione indebita aggravata. I fatti contestati sono avvenuti tra Belluno e Lugano tra il marzo 2015 e il 9 novembre 2015. Vedono in ballo 321mila euro passati dall'appena defunto ex direttore provinciale poste di Belluno, Giacomo Cimino, all'ex direttore di una banca popolare di Belluno, il 74enne Romano Conti. Nell'inchiesta anche il sequestro del conto disposto dal Ministero Pubblico del Cantone Ticino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".