La bimba ingrassa anno dopo anno, i genitori fanno causa all'Usl

Domenica 29 Luglio 2018 di Olivia Bonetti
La bimba ingrassa anno dopo anno, i genitori fanno causa all'Usl
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BELLUNO - Un destino segnato per lei e per i suoi genitori: tutto per una presunta colpa medica. Lei, bimba di 9 anni, ha un'aspettativa di vita di 45 anni, obesità clinica, diabete, retinite pigmentosa, ritardo mentale e insufficienza renale che, purtroppo, la ucciderà. I genitori condannati a dedicare la vita a quella figlia più debole, che ha bisogno di assistenza continua, con le spese che conseguono. Un danno totale di quasi 2 milioni di euro che ora la famiglia bellunese, tramite l'avvocato Martino Fogliato del Foro di Belluno, chiede all'Usl 1 Dolomiti (in cui è confluita l'Usl 2 di Feltre, dove nel 2009 nacque la bimba).
 
LA SINDROME
Tutto per la rara sindrome di Bardet-Biedl, a trasmissione ereditaria, che è stata scoperta nella piccola, nei primi anni di vita della piccola. Ma se fossero state evidenziate dal ginecologo le malformazioni che la bimba presentava prima della nascita, l'iperdattilia (la bimba è nata con 6 dita) e il situs inversus (ha gli organi interni posizionali al contrario, il cuore è a destra ad esempio) forse sarebbero stati fatti altri accertamenti e i genitori avrebbero avuto una scelta. Certo non avrebbero potuto procedere all'aborto terapeutico per le malformazioni: sentenze delle Sezioni unite della Corte di Cassazione affermano che è previsto solo per malformazioni o malattie del nascituro, che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. Ma, come sostiene il legale nel suo ricorso, conoscendo quelle malformazioni, avrebbero potuto procedere a ulteriori accertamenti approfonditi dai quali sarebbe emersa la sindrome ereditaria. E così la famiglia chiede il risarcimento per la mancata perdita di chance di poter accedere a accertamenti sanitari e per i danni della dovuta assistenza a vita.
LA CAUSALa malformazione si poteva scoprire entro i termini previsti per l'aborto terapeutico? Secondo i consulenti di parte della famiglia, sì. Secondo l'azienda sanitaria no, ed è per questo che l'Usl non ha accolto la richiesta di mediazione della famiglia. E la causa civile, che si è aperta in Tribunale a Belluno il 12 luglio scorso di fronte al giudice Chiara Sandini, si gioca tutta qui. L'Usl 1 Dolomiti si è costituita con l'avvocato Lorenzo Locatelli del Foro di Padova. Chiede al Tribunale di respingere le richieste del maxi-risarcimento del danno per presunta colpa medica. Pare abbia comunque ammesso che la malformazione non era stata rilevata, ma per la loro difesa non sarebbe rilevante, perché se anche la mamma avesse scoperto quell'anomalia non avrebbe potuto fare alcunchè. D'altronde già nel referto della ecografia morfologica effettuata dalla donna quando è entrata nel quinto mese, si legge che l'accuratezza dell'esame non copre il 50-50% delle malformità. Il giudice ha rinviato al 27 novembre quando verrà nominato un super perito che chiarirà quale delle due parti ha ragione.
LE PARTILa mamma bellunese, che già aveva avuto un altro piccolo, aveva 33 anni, quando ha portato avanti la seconda gravidanza. Era monitorata quasi mensilmente e secondo il consulente della difesa, dalle ecografie effettuate dalla ventiquattresima settimana fino alla trentaduesima si vedeva chiaramente la malformazione. Ma non è stato facile arrivare a questa conferma. La famiglia bellunese è dovuta andare a Roma, dove si è affidata allo specialista Marcello Sergio che ha effettuato la consulenza. La difesa dell'Usl sostiene invece che malformazioni sulla piccola potevano sfuggire non per errata lettura dell'esame, ma per la non completa accuratezza della morfologica. Sostengono inoltre che si trattava comunque di un'ecografia routinaria e non sussistevano i presupposti per poter procedere all'esecuzione di un indagine ulteriore. E che comunque nessun test genetico avrebbe rilevato questa malattia.
LA VITAIntanto la famiglia da 9 anni lotta con la necessità di portare continua assistenza alla piccola. La bimba, si gonfia di anno e in anno e il suo destino purtroppo è di continuare così fino a morire. 
Olivia Bonetti
Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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