BASSO FELTRINO - In dirittura di arrivo lo studio di fattibilità per la fusione dei Comuni di Quero Vas e Alano di Piave: il 13 dicembre un Consiglio comunale congiunto in cui la ditta incaricata ne presenterà il contenuto.
LO STUDIO
Lo studio di fattibilità è ormai in dirittura di arrivo. La ditta incaricata dai comuni ha completato il lavoro di analisi della situazione di partenza ed ha predisposto anche degli scenari futuri. Come spiega infatti il sindaco di Quero Vas, Bruno Zanolla, «all’interno dello studio è stata fatta una fotografia di quello che è lo stato dell’arte ma è stata anche avanzata una proposta di riorganizzazione dell’Ente in un eventuale fusione, con quelli che sono i punti di forza e di debolezza della proposta stessa. Inoltre, abbiamo chiesto che venisse ipotizzato uno scenario di quello che potrebbe essere il futuro di questi due comuni nel caso in cui la fusione non venisse fatta».
I PASSI
Il prossimo 13 dicembre ci sarà quindi un Consiglio comunale congiunto in cui verrà presentato a tutti i consiglieri gli esiti dello studio e saranno raccolte le idee dei vari componenti. Lo studio sarà quindi consegnato a tutti i consiglieri che potranno così approfondirlo per arrivare poi, dopo le feste, ad un’ulteriore incontro di confronto. Saranno infine programmati gli incontri con i cittadini, le associazioni e le varie parti della comunità. «Se si decide di andare avanti, entro aprile bisogna assumere tutte le delibere e inoltrare la proposta in regione» spiega Zanolla.
FUSIONE SI'
Il sindaco di Alano, Serenella Bogana, porterà avanti con decisione il suo parere favorevole alla fusione. Per innumerevoli motivi. «Siamo fermamente convinti del percorso che abbiamo intrapreso. Secondo noi i tempi sono maturi per prendere questa decisione per cui faremo di tutto per far passare il messaggio che “piccolo è bello, ma costa”. Un Ccomune che diventa l’ottavo Comune della provincia di Belluno senz’altro avrà un’organizzazione e delle economie di scala che andranno a tutto vantaggio della popolazione e della crescita del territorio; inoltre avremo un peso importante a livello provinciale, che non è cosa da poco nei tavoli decisionali». Ma poi ci sono anche questioni molto pratiche, come quella legata al personale: «nei prossimi anni avremmo diversi pensionamenti e il ricambio è difficoltoso in quanto i concorsi pubblici sono snobbati e soprattutto per Enti piccoli come i nostri c’è la difficoltà di reperire personale. Se invece siamo più grandi abbiamo un’attrattività maggiore ma anche una forza maggiore nell’affrontare questa criticità» aggiunge Bogana. Sicuramente anche per il Comune di Quero Vas la fusione porterà vantaggi, soprattutto economici. Zanolla ricorda infatti che «il prossimo anno termineranno i benefici dei contributi straordinari legati alla fusione tra Quero e Vas e quindi se non verrà fatta la fusione con Alano sarà necessario ripensare molte cose».
I TERRITORI LIMITROFI
Sono molti i comuni che negli ultimi anni si sono fusi in provincia. «Il vantaggio di arrivare oggi a intraprendere questo percorso è che per risolvere le criticità che inevitabili che questo percorso lo hanno già fatto negli ultimi anni in provincia - prosegue Bogana -. Non ci nascondiamo. Non sarà tutto bello e perfetto. Ci vuole il contributo di tutti. Ma se ci crediamo riusciremo a creare un comune di tutto rispetto. È una sfida che a mio avviso possiamo tranquillamente vincere”.
L’ULTIMA PAROLA
La decisione è in mano ai cittadini, in quanto saranno loro, attraverso un referendum, a decidere. «Sarà compito nostro far capire l’importanza della fusione» sottolinea Bogana che conclude: «sono sicura che qualcuno ad Alano, ma anche a QueroVas ha dei dubbi. Il nostro compito sarà quello di sciogliere questi dubbi».