Il sogno della ministra Stefani: «Accessibilità della montagna è la sfida, iniziamo da Cortina»

Sabato 30 Aprile 2022 di Federica Fant
La ministra Stefani a Belluno

BELLUNO - C'è ancora molto da fare, ma l'obiettivo è arrivare al 2026 potendo affermare, senza che nessuno possa smentirlo, che Belluno sarà una provincia senza barriere. E per prima cosa rendere Cortina accessibile a tutti. Era proprio questo il tema su cui hanno ruotato attorno gli interventi di molti relatori al convegno che si è tenuto ieri in Fiera a Longarone, a cui ha partecipato anche la ministra per le disabilità, Erika Stefani. Era presente anche Oscar De Pellegrin, presidente dell'Assi.

IL MINISTRO
Veneta di Schio l'esponente del governo passerà alla storia per la legge entrata in vigore il 31 dicembre 2021 e costituisce il punto di partenza ossia la cornice legislativa per la riforma complessiva della materia della disabilità, che sarà completata con l'adozione da parte del Governo dei decreti legislativi entro la fine del secondo trimestre del 2024. Il 24 gennaio, ha spiegato ieri il ministro Stefani nel convegno che si è tenuto a Longarone «ho istituito una Commissione istituzionale di tipo consultivo, volta a sovraintendere al processo di predisposizione dei decreti legislativi», una commissione tecnica che ha obiettivi precisi: «definire la condizione di disabilità nonché revisionare la normativa di settore; accertare la condizione di disabilità e la revisione dei suoi processi valutativi di base; la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato; avviare l'informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione e predisporre la riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità».

L'IMPEGNO
Il convegno organizzato dall'Assi Onlus Aps nell'ambito del progetto Progettiamo l'inclusione finanziato dalla Regione del Veneto, con il patrocinio della Provincia di Belluno e del Comitato d'Intesa nasce dall'impegno dell'associazione a operare a favore del recupero e della riabilitazione fisica e sociale della persona con disabilità, oltre che a diffondere la cultura dell'inclusione.

A Longarone Fiere si sono susseguiti relatori di alto profilo: da Renzo Andrich (vice presidente del Comitato d'Intesa ed esperto di ausili e progettazione inclusiva) all'architetto Marco Giacuzzo (Studio Giacuzzo Architects di Mareno di Piave), passando per Paolo Roberto Sacerdoti (ha seguito la progettazione partecipata del Peba nel Comune di Padova), fino a Roberto Vitali (fondatore di Village for All, esperto di ospitalità e turismo) e a Mario Vascellari: il presidente di Tofana srl svelerà gli impianti a fune accessibili in provincia. Graditissima ospite del convegno la ministra per le Disabilità Erika Stefani, che è stata protagonista di una sessione pubblica aperta al mondo del Terzo settore per approfondire il tema dell'inclusione sociale e delle opportunità di finanziamento esistenti.

LE BARRIERE
«Parlare oggi di barriere significa che, purtroppo oggi esistono e ci sono barriere architettoniche, ma quelle più difficili da superare sono quelle culturali - le parole del ministro -. In mattinata siamo qui a Longarone, nel pomeriggio a Belluno incontriamo con la società civile e questo significa che c'è l'attenzione e la voglia che il mondo delle disabilità esca da quel panorama di assistenzialismo e diventi parte piena della nostra società, dei dibattiti e delle agende di governo».

PARALIMPIADI
E le paralimpiadi del 2026 cosa rappresentano? «Sono un'occasione di forti messaggi - ha risposto Stefani -, non siamo tutti campionissimi e da medaglie d'oro, ma svolgiamo le nostre attività dal campo professionale a quello domestico. Le paralimpiadi sono un simbolo e noi abbiamo bisogno di simboli. Tanti dicono: quelli sono i campionissimi. Io dico che non ci occupiamo solo dei campionissimi, ma quei campionissimi danno la forza anche a tutti gli altri di affrontare quotidianamente le proprie difficoltà».

LA SFIDA
Belluno è una provincia accessibile? «Oggi abbiamo visto molte progettualità, l'accessibilità della montagna è una delle più grandi sfide, la montagna è già difficile per tutti. Belluno è un territorio fantastico, sul quale occorre veramente investire perché è la finestra, la fotografia del Veneto e della montagna del Veneto». Il ministro Stefani ha ricordato il fondo di 30 milioni distribuito alle regioni per il turismo accessibile e quello da 60 milioni per lo sport accessibile, chiudendo sulle opportunità del Pnrr, che prevede risorse per investimenti ripartite sulle varie missioni.

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