Spritz e cocaina, stangata al barista pusher: condannato a 8 anni

Sabato 16 Aprile 2022 di Davide Piol
La polizia alla porta del bar

BELLUNO - Maxi condanna per Roberto Dal Borgo. Il 57enne, titolare del bar Sport di Sois che spacciava cocaina per un giro d'affari pari a 300mila euro all'anno, è stato condannato in abbreviato a 8 anni, 8 mesi e 26 giorni di reclusione e 40mila euro di multa. Il giudice ha disposto anche la sospensione dell'esercizio della professione per 3 anni ma è probabile che il locale, abbandonato da tempo e nel degrado, non riaprirà mai più. A incastrare dal Borgo e altre 10 persone a lui collegate, in quello che era a tutti gli effetti un punto di riferimento per l'acquisto di cocaina al dettaglio per consumatori provenienti dall'intera provincia, è stata la squadra mobile di Belluno guidata dal dirigente Jacopo Ballarin. Un'indagine accurata, di quasi un anno, che Dal Borgo sentendosi braccato ha cercato di screditare in tutti i modi. Ieri, però, è caduto sopra la sua testa un macigno di quasi 9 anni di reclusione.

Condannati con lui i due grossisti: 4 anni ciascuno

LE CONDANNE
Di seguito le persone coinvolte nella maxi inchiesta e le relative condanne: Manuel Juan Jimenez, 37enne di origini domenicane, avvocato Alessandra Nava (4 anni e 6 mesi di reclusione in abbreviato); Vinicio Coden, 57enne di San Gregorio, avvocato Antonia Caldart (messa alla prova); Giuseppe Sperli, 53enne di Belluno, avvocato Martino Fogliato e Giorgio Gasperin (patteggiato 1 anno e 6 mesi di reclusione); Gentian Celislami, 44enne di origini albanesi, avvocato Mario Mazzoccoli (patteggiati 4 anni); Mariano Tacca, 47enne di Belluno, avvocato Giorgio Azzalini (messa alla prova); Mirjan Shira, 24enne albanese, avvocato Andrea Gobbo (patteggiato 1 anno e 4 mesi); Stefano Miola, 29enne agordino, avvocato Daniele Tormen (messa alla prova); Laura Soppelsa, 32enne agordina, avvocato Margherita De Castello; Alfonso De Stefano, 32enne di Limana, e Alice Magrì, 29enne di Belluno, avvocato Roberto Pregaglia (tutti e tre sono riusciti a patteggiare meno di 2 anni di reclusione).

LA RETE
L'indagine della squadra mobile di Belluno, iniziata nell'estate 2020, aveva cercato di rispondere a una domanda: chi riforniva Dal Borgo? Il primo ad essere individuato era stato Jimenez, di origine sudamericana ma residente a Montevarchi (Arezzo). In quei mesi estivi era stato pizzicato diverse volte a Sois. Il suo arresto risale al 28 settembre 2020: nel seggiolino d'auto per bambini aveva nascosto 289 grammi di cocaina suddivisa in 26 ovuli. Dopo il corriere era stato individuato l'approvvigionatore e custode della droga per conto di Dal Borgo, cioè Celislami. Durante la perquisizione domiciliare del 3 febbraio 2021 gli agenti avevano scoperto 660 grammi di cocaina, tra dosi già confezionate per la vendita al dettaglio e un mattoncino ancora da frazionare. C'era stato un altro arresto il 25 febbraio, un fornitore di nome Shira, trovato poco lontano dal bar con 108 grammi di cocaina nascosti nella tasca dei pantaloni.

INARRESTABILE
Eppure lo spaccio nel locale non si era fermato. Durante l'incursione degli agenti della Mobile, qualche giorno dopo, Dal Borgo era fuggito nel suo ufficio chiudendo la porta a chiave. Dopo averla sfondata, i poliziotti l'avevano sorpreso a incendiare 592 grammi di cocaina e 297 grammi di hashish. La Procura gli aveva contestato anche il riciclaggio per aver utilizzato i soldi provenienti dalla vendita di droga per l'acquisto di bibite. Si parla di circa 23mila euro di bevande alcoliche ritrovate nel suo locale, a fronte di dichiarazioni del redditi prive di utili percepiti. Il suo avvocato, Cesare Stradaioli, ha scelto il rito abbreviato che in caso di condanna permette di ottenere lo sconto di un terzo della pena.
 

Ultimo aggiornamento: 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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