Barista nega da bere al cliente ubriaco: aggredito e minacciato di morte

Sabato 6 Maggio 2023 di Olivia Bonetti
Controlli notturni della polizia

La speranza è che quel 45enne  indagato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale dalla polizia dopo la tentata aggressione a un barista all’osteria al Bocia sia lo stesso cliente violento che ha aggredito e minacciato di morte il titolare dell’Osteria al Ponte. La certezza è che dopo l’episodio al bar Q8 di via Feltre e l’aggressione al titolare e le altre che si sono succedute c’è un problema sicurezza in città e per chi opera e ha attività commerciali in centro. Uno degli ultimi episodi, martedì, a Borgo Pra ai danni del titolare dell’Osteria al Ponte Massimo Bortoluzzi che è stato affrontato da una persona nota alle forze dell’ordine con diversi precedenti penali, C.D.P, che lo ha minacciato di morte.


LA TESTIMONIANZA
Ancora scosso il barista del noto locale, al centro degli incontri e della movida bellunese, con il suo avvocato Martino Fogliato, racconta quello che è accaduto. «Sono ancora sconvolto - fa sapere Bortoluzzi -. Erano circa le 20.30, nel pieno della serata, è entrata questa persona, che so avere diversi precedenti penali, in stato di alterazione e pretendeva di consumare al bar. Conoscendolo, mi sono rifiutato di dargli la consumazione anche in considerazione del fatto che già in precedenza si era reso protagonista di fatti molesti e aggressioni ai miei danni, oltre che di disturbo degli avventori del locale. Da lì l’uomo ha dato in escandescenze cercando di aggredirmi oltre a minacciarmi di morte». Lei ha cercato di difendersi? «Sì - risponde il barista - al rifiuto di fornire la consumazione, mi ha spintonato cercando di mettersi oltre al banco di mescita.

Ha poi impugnato una bottiglia d’acqua con l’intento di lanciarmela contro. A quel punto, non sapendo più cosa fare, ho preso un oggetto che avevo sotto il bancone per cercare di difendermi e dissuaderlo». Il 45enne a quel punto desiste ed esce dal locale, incontrando anche altri avventori che lo invitavano ad andare via. Ma non era finita. «Non contento rientra - prosegue Bortoluzzi - e cerca di mettermi le mani addosso. Riesco a malapena a contenere la sua ira, fino all’arrivo dei carabinieri che hanno iniziato a ricostruire l’accaduto. Il tutto mentre lui, il cliente, continuava a minacciare e ad inveire contro di me».


L’APPRENSIONE 
«Una situazione sicuramente grave e sconcertante – commenta l’avvocato Martino Fogliato che assiste il barista – che crea allarme e inquietudine tra gli avventori e chi frequenta i locali notturni. Ci attiveremo nelle sedi di legge per tutelare gli interessi di Massimo, è un bravo imprenditore e va tutelato». Intanto cresce l’apprensione nel quartiere, ma soprattutto tra gli avventori del locale che temono di potersi imbattere nuovamente in questo cliente violento, che liberamente si aggira nella zona e che pare al momento non abbia ricevuto alcuna misura restrittiva. «Ho deciso di raccontare questa mia esperienza perché temo per la mia vita e perché sono stanco di vivere queste situazioni e sono stanco di vedere che chi delinque gira a piede libero mettendo a rischio il lavoro di noi gestori di locali», conclude Bortoluzzi.

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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