Baby gang e spaccio, il presidente della Provincia contro “Fuori dal coro”: «Fake news, distrutti anni di lavoro»

Sabato 20 Maggio 2023 di Federica Fant
Piazza Martiri a Belluno: ha fatto un disastro la trasmissione Fuori dal coro

BELLUNO - Uno scatto d’orgoglio, dopo il servizio di Fuori dal Coro di Rete 4, arriva anche da Palazzo Piloni. Il presidente della Provincia, Roberto Padrin parla di «danno di immagine, il Bellunese resta una provincia in cui si vive bene». Il tema di strettissima attualità, tiene banco da tre giorni. Da quando è andato in onda il servizio in cui la città di Belluno, in particolare, viene descritta come “invasa da violenza, spaccio e baby gang”. Chi ha composto il servizio, infatti, ha fatto un collage degli ultimi episodi che hanno riempito le pagine della stampa locale, proprio perché in una città tranquilla quel che succede di criminale sembra ancor più grave di quel che, magari, è.

Ma non era questo il senso del servizio, che ha di fatto dato l’idea che il capoluogo dolomitico fosse un luogo malfamato. 


L’IMMAGINE
«Ci vogliono pochi minuti per distruggere, anni per ricostruire. E il danno di immagine arrecato a Belluno - città e provincia - dal servizio di Rete 4 sull’insicurezza a loro dire diffusa è proprio l’esempio di ciò: in cinque minuti viene derubricato il Bellunese a luogo di spaccio, rapine, furti e omicidi. I bellunesi sanno che non è così. Ma chi a Belluno vorrebbe venirci da turista o da residente?». Lo scrive il presidente della Provincia di Belluno, in una nota di censura del servizio della trasmissione “Fuori dal coro” intitolato “Emergenza sicurezza, la paura arriva anche nei piccoli paesi”, andato in onda qualche giorno fa in prima serata su Rete 4. «Sorvolo sulla quantità di inesattezze raccolte dall’autore del servizio, che certo non depongono a favore della correttezza e della qualità dell’informazione – prosegue il presidente della Provincia -. Il quadro che emerge, di una Belluno - testuali parole - “completamente invasa da violenza, spaccio e baby gang”, è evidentemente creato ad hoc per far emergere in maniera caricata alcuni episodi recenti, e quindi a instillare paura per solleticare l’audience»
«EPISODI ISOLATI»
«Ci tengo a sottolinearlo – rincara Padrin -: episodi che restano gravi e non vanno trascurati, su cui le forze dell’ordine stanno lavorando con grande impegno, ma che di certo rimangono isolati e non rendono Belluno equiparabile alla peggior periferia di Caracas, come invece emerge dal servizio. A Belluno si vive bene, la qualità della vita è elevata, è doveroso ribadirlo. Il lavoro, lento e costante, di promozione del nostro territorio non può essere danneggiato da un servizio che cerca esclusivamente il sensazionalismo. Bene ha fatto l’amministrazione comunale di Belluno a stigmatizzare quanto riportato dal servizio televisivo e a riservarsi di chiedere i danni». 


IL COMUNE
A prendere posizione, giovedì, ci ha pensato anche l’amministrazione comunale, che ha scritto alla redazione della trasmissione condotta da Mario Giordano chiedendo conto dei danni d’immagine arrecati. Il sindaco Oscar De Pellegrin e l’assessore alla Sicurezza Raffaele Addamiano non ci stanno a subire un servizio televisivo non rappresentativo della realtà. Nel servizio di circa 4 minuti, infatti, Belluno veniva descritta come un piccolo Bronx in cui padroneggiano baby gang e regna la criminalità. Il Comune con la lettera chiede «un autentico e concreto ravvedimento operoso della trasmissione Fuori dal Coro», riservandosi comunque ogni azione giudiziaria e non e la richiesta di risarcimento. E la questione è diventata politica. «Questa è la Belluno che vien fuori dopo un anno di questa nuova amministrazione. Belluno città degradata? Questo è il frutto della nuova Giunta», le parole dell’ex sindaco, Jacopo Massaro (InMovimento). Per Insieme per Belluno – Bene Comune è intervenuto Marco Perale: «La sicurezza non è tema di destra o di sinistra, è un aspetto oggettivo che deve essere tra le priorità».

Ultimo aggiornamento: 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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