Botte ai ragazzini e sampietrini contro le auto, la Cobra gang davanti al giudice

Sabato 6 Novembre 2021 di Davide Piol
La cobra gang in azione nel Bellunese
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BELLUNO - Ha scelto di risarcire le parti offese, Sofian Dhaih, il 21enne di origine marocchina, residente nel capoluogo, che nella notte del 23 ottobre scorso si era messo a lanciare sampietrini contro le auto ferme in piazza dei Martiri.

La direttissima di ieri mattina, in tribunale a Belluno, è slittata al 23 novembre per consentire agli avvocati del giovane, Mauro Gasperin e Monica Azzalini, di trovare un risarcimento congruo. Dopo di che, la difesa chiederà di patteggiare.

L’ASSALTO
Dhaih, già noto alle forze dell’ordine in quanto membro della cobra gang, è imputato di resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti di polizia erano intervenuti verso le 2 del mattino in piazza dei Martiri, vicino alla pizzeria F40, dove un ragazzo ubriaco stava lanciando sassi contro le auto parcheggiate. L’intento di portarlo in Questura si è rivelato complicato fin dall’inizio. Dhaih ha cominciato a colpire i poliziotti con calci alle gambe e ha tentato la fuga più volte. Trasportato nell’ufficio delle Volanti ha continuato a scalciare e a graffiare le persone intorno a lui tanto che è stato necessario ammanettarlo e bloccargli le gambe con delle fasce in velcro. Successivamente è scattata la denuncia.

BANDA ALLA SBARRA
Sempre ieri mattina, a Belluno, si è celebrata un’altra udienza preliminare dove Dhaih compare come imputato per i fatti riconducibili alla Cobra gang. Insieme a lui altre 10 persone, quasi tutti ventenni del territorio: D.F., di Belluno, avvocato Francesca Larese; F.L., di Longarone, avvocato Enrico Rech; M.B., marocchino residente a Mel, avvocato Mina Ponticiello; F.B., di Soverzene, avvocato Barbara Bastianon; Y.R.M., marocchino residente a Belluno, avvocato Mauro Gasperin; F.S., di Ospitale, avvocato Francesco Rasera Berna; A.G., di Belluno, avvocato Giorgio Azzalini; A.E.K., residente a Limana, avvocato Cristiana Riccitiello; H.M., marocchino residente a Longarone, avvocato Erminio Mazzucco; S.P.R., camerunense residente a Belluno, avvocato Massimiliano Xaiz. Numerose le ipotesi di reato contestate a vario titolo agli imputati tra cui violenza sessuale di gruppo, stalking, rissa, rapina, lesioni, violenza privata. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, gli 11 ventenni avrebbero terrorizzato 16 coetanei per circa un anno. La banda avrebbe cominciato ad agire alla sagra di Polpet, tra fine agosto e inizio settembre del 2018, per poi proseguire anche in quella di Limana. Nel periodo citato, stando a quanto raccolto dalla pubblica accusa, sarebbe scoppiata una vera e propria rissa chiusa con lesioni gravissime ai danni di un 18enne che aveva riportato una frattura del cranio e altri traumi più lievi nei confronti di altri quattro ragazzi. Sarebbero stati gettati a terra e poi presi a calci e pugni diretti al viso. Uno di loro avrebbe ricevuto anche delle cinghiate da parte di uno degli imputati che l’avrebbe colpito con una cintura borchiata di elementi in metallo.

Durante queste serate scattavano le rapine. I teppistelli chiedevano insistentemente una sigaretta alla vittima, la accerchiavano, la spintonavano e poi si appropriavano di quanto trovavano nello zaino. Tra le ipotesi di reato anche la violenza sessuale di gruppo che sarebbe avvenuta su un autobus il 12 novembre 2018. Cinque degli imputati avrebbero accerchiato una ragazza di età inferiore ai 14 anni, in modo da proteggersi dagli sguardi dell’autista e poter palpeggiarla indisturbati. Ieri mattina, in tribunale a Belluno, ci sono state diverse richieste di riti alternativi. Al netto degli avvocati Enrico Rech e Mina Ponticiello, che hanno chiesto un patteggiamento (5 mesi e 10 giorni di reclusione il primo, ancora da fissare il secondo), tutti gli altri hanno scelto il rito abbreviato o la messa alla prova. Il giudice ha riunito le richieste e rinviato ogni decisione al 20 gennaio 2022.
 

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